Assonanze e dissonanze by Angela Ales Bello

Assonanze e dissonanze by Angela Ales Bello

autore:Angela Ales Bello [Bello, Angela Ales]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2021-06-15T14:08:10+00:00


Dal Diario di Edith

20 ottobre 1921. Oggi ho finito la revisione del manoscritto di lezioni che ho svolto l’anno scorso nella mia casa. In questo periodo trascorso a Breslavia ho avuto il tempo di dedicarmi a questo lavoro. Non so se potrà mai essere pubblicato, in ogni caso m’interessa molto perché, in fondo, è un chiarimento personale e uno sviluppo delle questioni che ho sempre cercato di discutere con il maestro sul vecchio, caro sofà: la natura e l’essere umano.

Poiché le lezioni erano dedicate ad un’introduzione alla filosofia, ho cercato all’inizio di chiarire quale sia il compito della filosofia: in primo luogo, si tratta di un atteggiamento nuovo rispetto a quello “naturale” (qui seguo le indicazioni di Husserl, il quale mette in evidenza l’intenzione profonda di tutti i maggiori filosofi del passato anche se da loro non sempre realizzata pienamente), definibile “disinteressato”, com’è quello del fenomenologo, somigliante all’ideale della conoscenza storica, teorizzato dallo storico Ranke. Tale atteggiamento è molto diverso da quello delle scienze particolari. Su questa caratteristica della filosofia ho molto insistito con i miei ascoltatori, una trentina circa, al fine di eliminare la confusione, generata con il Positivismo, fra filosofia e scienze.

Ho mostrato come il compito della ricerca filosofica sia più radicale e consista nel comprendere il mondo. L’obiettivo è di raggiungere un ambito di conoscenze indubitabili, come dice anche Husserl. Egli ha proposto un metodo attraverso il quale si cerca il senso dei fenomeni e i primi fenomeni che s’incontrano sono i puri Erlebnisse, non quelli di cui parla la psicologia che si sofferma sugli stati psichici, ma “puro” vuol dire che le vivenze sono conosciute immediatamente da noi nella loro struttura essenziale. Mi sembra questo il primo compito della fenomenologia.

Sul vecchio, caro sofà avevo detto a Husserl che intendevo non solo analizzare ciò che accade in noi stessi, ma anche la Natura. D’altra parte, questo è stato per lui un argomento importante affrontato nelle sue lezioni su Natura e Spirito, nelle quali si è interessato dell’approccio disciplinare allo studio della natura. Inoltre, ha affrontato tale questione nelle sue lezioni dedicate alla cosa e allo spazio, perciò mi è sembrato importante riesaminare il fenomeno della natura. Sono d’accordo che il tema della natura sia oggetto della filosofia e non solo delle scienze fisico-matematiche o biologiche: queste sono importanti dal punto di vista descrittivo, ma non possono rispondere alla domanda: che cosa è la natura? Per rispondere è necessario affrontare la questione della conoscenza della natura, è opportuno tornare alla coscienza e al suo rapporto con le vivenze e costatare che la coscienza non è una “scatola che contiene le vivenze”, ma queste, fluendo continuamente, costituiscono un flusso di cui si ha coscienza nel senso che quest’ultima è una “luce” che accompagna le vivenze, perciò ne siamo coscienti.

Accetto da Husserl sia il valore dell’intuizione, in particolare, l’intuizione intellettuale sia il criterio dell’evidenza che ci conduce ad accettare l’oggetto conosciuto, che potrebbe essere anche una vivenza senza nutrire alcun dubbio. Ho voluto, però, esporre il contrasto che si era



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