Astronomia per tutti: volume 12 by Daniele Gasparri

Astronomia per tutti: volume 12 by Daniele Gasparri

autore:Daniele Gasparri
La lingua: ita
Format: mobi, azw3
pubblicato: 2014-01-28T23:00:00+00:00


Risultati ottenibili

La possibilità di effettuare riprese profonde, oltre la magnitudine 20, permette di effettuare scoperte davvero molto importanti semplicemente riprendendo porzioni di cielo.

Le survey professionali, spesso automatizzate, si prendono una grande fetta delle nuove scoperte, ma ciò non impedisce agli amatori di poter dire la loro, soprattutto con gli asteroidi (ve ne sono moltissimi ancora non scoperti), le comete e le supernovae.

I migliori strumenti per la “caccia” sono proprio quelli amatoriali: piccoli, leggeri, con un campo di ripresa generalmente grande; tutte caratteristiche non a caso copiate dagli astronomi che si occupano di survey a livello professionale!

Molti astrofili si sono specializzati nella ricerca di supernovae extragalattiche, delle “stelline” che ogni tanto compaiono in remote galassie, il cui studio è fondamentale per la moderna astrofisica e cosmologia. In questo campo si ottengono i migliori risultati: il 90% delle scoperte proviene dagli astrofili.

Molto più complessa la scoperta di nuovi corpi appartenenti al sistema solare, per il quale le grandi survey professionali si accaparrano oltre il 95% delle scoperte. In questi casi la differenza tecnica non riguarda la profondità raggiungibile, ma il fatto che le survey professionali riescono a setacciare quasi tutto il cielo in una notte di osservazione, rendendo di fatto molto difficile la scoperta di nuovi asteroidi e comete.

La scoperta di una cometa è forse il sogno di molti amatori o semplici curiosi del cielo, se non altro perché è l’unico oggetto del cielo che porta il nome dello scopritore. Il fascino di poter porre il proprio nome nel cielo a testimoniare la nostra presenza su questo piccolo pianeta è un richiamo irresistibile per molti appassionati.

Per scoprire comete serve una determinazione fuori dal comune perché spesso questi piccoli batuffoletti luminosi sono facile preda delle grandi survey professionali che ogni notte scandagliano grandi porzioni di cielo.

Di bellissime eccezioni ve ne sono fortunatamente molte, come quella dell’astrofilo australiano Terry Lovejoy, scopritore della cometa più interessante e luminosa degli ultimi anni.

La cometa Lovejoy nei giorni di Natale del 2011, dopo un pericoloso incontro ravvicinato con il Sole, si è resa visibile per circa 10 giorni nei cieli australi brillando di magnitudine 1 e con una coda ben visibile estesa per oltre 20°: una visione davvero emozionante.

Lo scopritore di quella che è stata definita la cometa più bella e sorprendente degli ultimi anni è un semplice astronomo dilettante che si diverte a cercare nuove comete con il suo telescopio da 20 centimetri (uno Schmidt-Cassegrain), una piccola montatura equatoriale (Vixen Sphinx) ed una camera CCD cinese dal costo simile a quello di una buona reflex digitale.

Quello che forse pochi sanno, è che questa bellissima cometa non è stata la prima e l’unica scoperta, ma solamente l’ultima di una serie di tre, iniziata nel 2007.

Anche in un campo estremamente competitivo, un astronomo dilettante dotato di determinazione e passione infinita può scoprire una cometa e dedicargli il proprio nome.



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