Bacche superfrutti e piante miracolose by Renato Bruni

Bacche superfrutti e piante miracolose by Renato Bruni

autore:Renato Bruni
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852098451
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-10-07T12:00:00+00:00


La somma e il totale

In una scena di Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi il principe de Curtis veste i panni di Cocozza cavalier Antonio della Premiata Pasticceria omonima, intento a servire un signore che dopo aver ordinato un cannolo se ne sbafa una raffica approfittando della distrazione del titolare. A Cocozza cavalier Antonio la cosa però non è affatto sfuggita, e al momento di batter cassa produce uno scontrino da dieci cannoli, bloccando le rimostranze del furbetto con un epico «È la somma che fa il totale». Si tratta di un’immagine che descrive perfettamente un’entità quasi mitica nel campo delle piante della salute, ovvero il cosiddetto fitocomplesso. A chi ronza attorno alle piante medicinali questa entità è ben nota. Rappresenta l’insieme di tutte le sostanze chimiche che possiamo trovare in una pianta o in un suo derivato, sottintendendo quasi automaticamente che quando assumiamo frutta, verdura e piante medicinali non facciamo entrare nel nostro corpo una singola sostanza ma una miscela spesso molto elaborata. Rappresenta la quintessenza del diverso approccio tra il proiettile d’argento riduzionista e quello più sinergico della nutrizione classica o dell’erboristeria. Di mitologico il fitocomplesso ha solo i tratti, perché si tratta di qualcosa ormai descrivibile in dettaglio come un’impronta chimica digitale, ma a essere più ineffabile è la valutazione del suo impatto sul nostro organismo. In genere, il suo gemello diverso è un principio attivo singolo e isolato: là dove una molecola precisa, dosata in quantità calibrate, consente ai farmaci classici di ottenere determinati risultati, al fitocomplesso viene attribuita la capacità di svolgere azioni attraverso una sinergia tra più sostanze. Se il principio attivo è perfettamente raffigurato dalla metafora del proiettile d’argento, il fitocomplesso è descrivibile approssimativamente come un colpo a pallettoni, in cui è la somma degli effetti e delle interazioni tra tutti i singoli pallini a definire il totale delle conseguenze.

Nel mondo degli integratori alimentari si assiste quindi a un perenne conflitto, quasi ideologico, tra chi desidera ridurre l’azione di una pianta a quella di un singolo composto e chi sostiene che gli effetti di un integratore alimentare possano essere descritti solo dall’insieme di tutte le sostanze che contiene perché, appunto, è la somma che fa il totale. Nel caso degli antiossidanti, questa doppia visione si traduce in un cortocircuito di contraddizioni. Chi promuove gli integratori usa infatti il fitocomplesso come elemento di distinzione rispetto alla strategia farmaceutica, criticandone l’approccio riduzionistico. Ironicamente, però, spesso le stesse persone sostengono che l’integratore possa sostituire in qualche modo la dieta o il consumo di frutta e verdura, che a sua volta è un fitocomplesso di fitocomplessi, una squadra di squadre in cui il riduzionismo prima combattuto è rappresentato dall’integratore stesso. Se, infatti, la quantità di un singolo composto non descrive a dovere il contributo di tutti i polifenoli antiossidanti di un alimento, altrettanto si può dire del contributo di un singolo frutto o di un singolo integratore rispetto alla totalità della dieta. Se è la somma a fare il totale, lo deve fare sempre.



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