Baciata Da un Angelo 02 - Il potere dell'amore by Elizabeth Chandler

autore:Elizabeth Chandler [Chandler, Elizabeth]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-17T12:28:07+00:00

Capitolo 8

«Ancora un minuto di pazienza, Philip», disse Ivy.

«Vogliamo dare un’occhiata anche agli altri quadri».

«Penso che andrò a cercare Gregory».

Ivy si allungò rapidamente e afferrò il fratellino per il bavero della maglietta. «Non oggi. Sei incastrato con me e Beth».

Negli ultimi quattro giorni Ivy aveva passato pochissimo tempo con Gregory, l’aveva visto solo qualche volta a pranzo o a cena con tutta la famiglia, o l’aveva incontrato per caso nell’ingresso. Ogni volta che le loro strade si erano incrociate, lei era stata molto attenta a non iniziare conversazioni che sarebbero andate per le lunghe. Ogni volta che lui era andato a cercarla – e più lei lo evitava più lui la cercava – Ivy gli aveva detto che stava per andare nella sua stanza della musica per esercitarsi.

Gregory sembrava perplesso e anche un po’ irritato per la distanza che lei stava mettendo tra loro. Ma cos’altro poteva fare? Il loro rapporto era diventato troppo intimo. Senza volerlo, Ivy aveva iniziato a dipendere da lui. Se non faceva un passo indietro adesso, rischiava di perdere l’amicizia di Suzanne.

Suzanne e Beth avevano incontrato Gregory, Philip e Ivy in città quel pomeriggio, in fondo a Main Street, dove iniziava lo spazio del festival. Suzanne aveva abbracciato immediatamente Gregory, infilandogli una mano nella tasca posteriore dei pantaloni, e allontanandolo da Ivy e Philip. Ivy, per tutta risposta, aveva trascinato Philip nella direzione opposta. Beth era rimasta ferma all’angolo della strada.

«Vieni con noi», le aveva detto Ivy. «Andiamo a vedere la mostra».

L’esposizione era stata allestita lungo una stradina stretta piena di vecchi negozi che partiva da Main Street. Una varietà di persone – donne che spingevano bambini nei passeggini, anziane signore con cappelli di paglia, ragazzini con le facce dipinte, due tipi vestiti da pagliacci – passeggiava guardando i dipinti, cercando di indovinare di quali artisti si trattasse. Ogni quadro aveva un titolo ed era numerato, ma i nomi erano coperti per la premiazione che ci sarebbe stata più tardi quel giorno.

Ivy, Beth e Philip erano quasi alla fine dell’esposizione quando Philip iniziò a fare storie per andare a cercare Gregory.

In quel momento Ivy indicò un quadro molto strano, cercando di distrarlo. «Cos’è, secondo te?», gli chiese.

« Cose». Lesse il titolo con uno sguardo severo.

«Mi sembra una fila di rossetti», disse Beth, «o alberi caduti o candele di Natale o bottiglie di ketchup o missili al tramonto…».

Philip fece una smorfia. «A me sembra stupido», disse ad alta voce.

« Shhh! Philip, abbassa la voce», lo rimproverò Ivy. «Per quanto ne sappiamo, la persona che lo ha dipinto potrebbe essere dietro di noi».

Philip si guardò intorno. Lo sguardo severo sparì immediatamente. Il volto gli si illuminò. «No», disse, «ma c’è un…». Non completò la frase.

«Cosa?», chiese Beth.

Ivy si guardò alle spalle. Non c’era nessuno.

Philip scrollò le spalle. «Non importa», disse.

Si avvicinarono all’ultima opera in concorso, un pannello con quattro quadri ad acquerello.

«Wow!», disse Beth. «Numero trentatré, chiunque tu sia, per me sei il vincitore».

«Anche per me», disse Ivy. I colori dell’artista erano quasi trasparenti e sembravano brillare di luce propria.

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