Barf la dieta naturale per il tuo cane by Petra Rus & Enio Marelli

autore:Petra Rus & Enio Marelli [Rus, Petra]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788820094898
editore: Sperling & Kupfer

Sindromi renali

Molti cani a un certo punto della loro esistenza vanno incontro a un evento patologico cronico definito «insufficienza renale». In natura i carnivori non sono deboli sotto questo aspetto; anzi, i loro reni sono organi resistenti che svolgono la funzione di filtrare il sangue dalle tossine e permetterne l’eliminazione attraverso l’urina. Ovviamente questo apparato per funzionare bene deve poter lavorare in condizione di equilibrio; deve esserci cioè un rapporto bilanciato tra i vari minerali come il calcio, il potassio, il sodio, il magnesio e il fosforo, altrimenti gli stessi elementi che servono ai reni per funzionare diverranno la causa del loro malfunzionamento.

Anche le tanto abusate vitamine devono essere disponibili nelle giuste dosi, perché in caso contrario possono essere dannose. Un esempio tipico è la vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio e del fosforo ma che se aggiunta alla dieta in modo sconsiderato può addirittura essere letale. In passato le aziende produttrici di cibo industriale, per far fronte al problema piuttosto diffuso di rachitismo nel cane, aggiungevano questa vitamina in dosi eccessive. Il risultato era la calcificazione anomala degli organi interni (soprattutto reni e cuore) e dei grandi vasi sanguigni, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.

Oltre alle cause legate all’alimentazione, l’insufficienza renale è legata anche alla sensibilità ad alcuni farmaci, in particolare agli antibiotici, oppure all’intolleranza ai corticosteroidi o ancora agli avvelenamenti. I rodenticidi (contenuti nel veleno per i topi) e il glicole etilenico (che si trova nel liquido antigelo delle automobili) sono sostanze altamente tossiche per il cane, e provocano nefropatie croniche se non addirittura la morte.

Le cause infettive, come la presenza del batterio leptospira, sono invece piuttosto rare, ormai.

Per quanto riguarda il cibo, non si può non pensare che il progressivo aumento di forme di insufficienza renale cronica siano in qualche modo legate alla diffusione su ampia scala del cibo industriale, al punto che negli ultimi trent’anni l’espressione «cane anziano» è diventata sinonimo di insufficienza renale.

Dal punto di vista alimentare si può fare molto per evitare l’insorgenza di queste patologie nel cane anziano. Innanzitutto bisogna ricordare che non è assolutamente vero che in situazioni di insufficienza renale non si debba mangiare la carne o in generale prodotti di origine animale. Si tratta alla fine del solito ritornello: quello che fa la differenza tra un buon alimento e uno pessimo, per un carnivoro, è il valore biologico delle proteine e la loro quantità.

L’uovo, per esempio, ha un altissimo valore biologico così come la carne fresca e magra, che rappresenta un alimento digeribilissimo. È importante che la carne sia magra, perché spesso associato all’insufficienza renale si trova un alto tasso di grassi e colesterolo nel sangue. Naturalmente ogni caso deve essere valutato attentamente – non intendo banalizzare il problema –, ma una volta che la dieta sia stata corretta e associata a un’efficace terapia naturale, i cani afflitti da sindromi renali possono convivere a lungo con il loro deficit.

Anche se non è mai possibile restituire degli organi perfettamente rigenerati, il margine di recupero è più che accettabile. Credo

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