Bartleby e compagnia by Enrique Vila-Matas

Bartleby e compagnia by Enrique Vila-Matas

autore:Enrique Vila-Matas [Vila-Matas, Enrique]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788807016127
Google: aXrGBeL9XhoC
Amazon: 8807016125
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2002-10-15T00:00:00+00:00


35.

Sebbene la sindrome avesse già fatto molta strada, con la Lettera di Lord Chandos la letteratura veniva definitivamente esposta in modo completo alla sua insufficienza e impossibilità, facendo di questa esposizione - come avviene in queste note senza testo - la propria questione fondamentale, necessariamente tragica.

La negazione, la rinuncia, il mutismo sono alcune delle forme estreme con cui si presentò il malessere della cultura.

Ma la forma limite per eccellenza fu quella che arrivò con la Seconda guerra mondiale, quando il linguaggio venne per giunta mutilato e Paul Celan poté solo scavare in una ferita incolta in un tempo di silenzio e distruzione: Se venisse, se venisse un uomo se venisse un uomo al mondo, oggi, con la barba di luce dei patriarchi: potrebbe solo, se parlasse di questo tempo, solo potrebbe balbettare, balbettare sempre sempre soltanto soltanto.

36.

Mi ha scritto Derain, mi ha scritto davvero, questa volta non me lo sono inventato. Ormai non mi aspettavo più che lo facesse, ma meglio così.

Mi chiede dei soldi - si vede che non gli manca il senso dell'umorismo - in cambio della documentazione che invia per le mie note. Nella lettera mi dice: Distinto collega, le mando fotocopia di alcuni documenti letterari che possono risultarle interessanti e utili per le sue note sull'arte della negatività.

Troverà, in primo luogo, alcune frasi di Monsieur Teste, di Paul Valéry. So che si è già occupato di Valéry - inevitabile per il tema che sta trattando -, ma forse le sono sfuggite le frasi che le mando e che sono la perla condensata di un libro, Monsieur Teste, totalmente allineato con quella che potremmo definire la problematica del No.

Segue una lettera di John Keats in cui, tra l'altro, si chiede cosa ci sia di stupefacente nel fatto che lui smetta di scrivere per sempre.

Le mando anche Adieu, nel caso le fosse sfuggito questo breve testo di Rimbaud in cui molti, e io con loro, hanno creduto di rinvenire il suo esplicito congedo dalla letteratura.

Le invio anche un frammento essenziale di La morte di Virgilio, romanzo di Hermann Broch.

Segue una frase di Georges Perec, che non ha nulla a che vedere con il tema della negazione o della rinuncia né con ciò che la preoccupa e su cui sta indagando, ma che penso possa servirle come una specie di pausa rinfrescante dopo il duro Broch.

Infine, le mando qualcosa che non può assolutamente mancare in una esplorazione dell'arte della negatività: Crise de vers, un testo di Mallarmé del 1896.

Sono mille franchi. Credo che il mio aiuto li valga.

Suo, Derain

37.

Riconosco che le frasi di Valéry che Derain ha selezionato per me sono un magnifico estratto di Monsieur Teste: "Monsieur Teste non era un filosofo né qualcos'altro di simile.

Non era nemmeno un letterato. E, grazie a ciò, pensava molto.

Quanto più si scrive, tanto meno si pensa".

38.

Poeta "cosciente di essere poeta", John Keats ha elaborato idee decisive sulla poesia stessa, mai esposte in prologhi o in libri di teoria, ma in lettere agli amici, fra cui spicca in special modo quella inviata a Richard Woodhouse il 27 ottobre del 1818.



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