Barzellette by Ascanio Celestini

Barzellette by Ascanio Celestini

autore:Ascanio Celestini [Celestini, Ascanio]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Saggistica umanistica, Cinema
ISBN: 9788858429938
editore: Einaudi
pubblicato: 2019-03-05T05:00:00+00:00


11.

L’uovo e la gallina

Meglio una gallina oggi che un uovo domani. Cosí disse il gallo.

Pure questa è una storiella cristallina.

È vero o no? Nel ramo funerario ti sarà capitato di seppellire qualche animale. O no? Pensa che persino Mussolini seppelliva i suoi animali alla Casa Rosa, il camposanto per le bestie piú antico d’Italia. Mussolini ci portò proprio una gallina. Quella che giocava coi tre figli del duce.

Me lo dice il paesano che incontro seduto sulla panchetta della stazione.

Ha due ceste cariche di uova posizionate accanto alle gambe tozze e corte. Anche se il sedile lascerebbe spazio per la mia seduta, lui vi è posizionato perfettamente al centro. La scelta è imbarazzante poiché se mi sedessi, tanto da un lato quanto dall’altro, m’attaccherei a lui figurandomi di disturbarlo, di sottrargli uno spazio vitale. Allora me ne resto all’impiedi.

– E quell’altra della gallina che va a confessarsi la conoscete? – mi fa. E attacca a raccontarmi storielle del ramo pollicolturale.

Questa è quasi filosofica. Senti.

Nel frattempo che la gallina attende l’arrivo del prete depone l’uovo.

Sopraggiunge il sacerdote e intanto che indossa la stola per la confessione chiede loro: – Chi è arrivato prima?

E te l’hanno mai detto perché i galli non hanno le mani?

Perché le galline non hanno le tette.

E te la sei data una spiegazione del perché il gallo non fa l’uovo? Perché non vuole rompersi il culo per ottanta centesimi.

Ma seguimi bene su questa.

Una vecchia contadina va al mercato. Cerca un gallo per le sue galline e ne pretende uno superdotato.

Il tipo le fa: – Questo è americano. Basta che dica My name is John che le galline si concedono all’istante.

La donna prende il pennuto, lo manda tra le gallinelle e si dedica agli altri lavori della campagna.

A fine giornata va alla ricerca del gallo e trova le galline a zampe all’aria. L’americano le ha ingallate tutte. La donna è soddisfatta per quel che ha visto, ma non scorge il gallo e lo va a cercare. Passando accanto al recinto delle vacche le trova stramazzate a terra. Evidentemente il pennuto superdotato s’è trombato pure quelle. Pochi metri e scopre che anche le scrofe e le coniglie hanno avuto la stessa sorte.

Finalmente trova il gallo. È steso a terra con lo sguardo perso nel vuoto.

La donna gli si rivolge con tenerezza: – Poveretto, è comprensibile che stai male. Come posso aiutarti?

E l’americano, facendole l’occhiolino, dice romantico: – My name is John.

Ma figurati quella vecchia che viene visitata da un commissario della Asl.

Il tipo le fa: – Che gli dà da mangiare a queste bestiole?

E lei mostra il pastone con roba casereccia, avanzi del pranzo e della cena.

– E no, cara signora, – fa l’impiegato statale, – chi mi garantisce che non sia avariato? Deve dargli del cibo certificato e selezionato appositamente per il pollame, – e le appioppa una bella multa.

Non contento ritorna dopo qualche tempo e la povera disgraziata dichiara di aver modificato l’alimentazione in seguito alla precedente ispezione e mostra il cibo confezionato: è tutta roba imbustata e inscatolata.



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