Bella bionda e altre storie by Jack Kerouac

Bella bionda e altre storie by Jack Kerouac

autore:Jack Kerouac [Kerouac, Jack]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Nosferatu (Dracula)

Nosferatu è un nome maligno che sembra alludere alle lettere rosse dell’inferno – gli elementi sinistri che lo compongono come “fer” e “eratu” e “nos” hanno qualcosa di rossastro e nefando come il film in questione (che palpita di angoscia), un capolavoro dell’horror e dell’incubo fotografato in maniera splendida con i vecchi toni

sgranati tra il marrone, il bianco e il nero.

Non è tanto il fatto che i boschi sono “nebbiosi” quanto piuttosto che sono pieni di luce e sole in Baviera e perlopiú di mattina quando il nostro eroe un po’ tonto si affretta su una carrozza in Transilvania verso il castello del Conte. Certo che se i boschi sono luminosi questo non vuol dire che dietro a ogni albero non si senta il maligno appostato e pronto a colpire. Lo sai e basta che nei tronchi morti e vuoti degli alberi tra i pini vivaci e soleggiati se ne stanno a testa giú, nel loro sonno torpido e sazio, una schiera di pipistrelli. C’è un castello proprio di fronte. L’eroe si è appena bevuto un bicchiere in una taverna della Transilvania e, se mi permettete un consiglio, “Non bevete troppo nelle taverne di Transilvania!”. Le ragazze che lavorano nel locale sono innocenti quanto Nosferatu è malvagio. I cavalli che tirano la carrozza si impennano, il giovane si stiracchia nei boschi in pieno giorno, è felice ma… ce n’è ancora di strada da fare! La carrozza lo conduce al castello dell’affamato cardinale dei vampiri alla velocità delle comiche di Charlie Chaplin. I cavalli sono incappucciati! Sanno bene che i pipistrelli gli si attaccheranno addosso appena scende la notte! Corrono all’impazzata nella foresta biancastra che svapora verso il tramonto di una montagna, ed ecco che improvvisamente appare il castello con i pipistrelli che svolazzano come mosche intorno alle balaustre. Il ragazzino corre incontro a una sanguinosa perdita. Con uno strano cappello di lana in testa, un uomo magro, dal naso adunco apre la grossa porta di legno di quercia. Annuncia che la servitú è andata tutta via. Il pubblico capisce subito che si tratta di Nosferatu in persona! Aiuto! Il castello ha questa pavimentazione fatta di mattonelle: – c’è qualcosa di ancora piú maligno in quel pavimento che nella polvere e nelle ragnatele che pendono da tutte le parti nel successivo castello di Bela Lugosi dove le donne se ne vanno in giro con dei ragni sulle spalle trascinando gonne di mussola sulla pietra. Quelli sono i pavimenti di un orco dalla gola profonda: bizantini, alessandrini, transilvani.

Il Conte Nosferatu ha un lungo naso adunco simile al pipistrello vampiro detto “becco a punta”, gli occhi grandi come un pipistrello vampiro della specie Rhinolophidae, la bocca larga, da cavallo con la dentatura a forma di cuspidi “W” e la struttura a pettine con i molari e gli incisivi simili al pipistrello vampiro Desmondontae che ha il dente davanti mancante in modo tale da succhiare meglio il sangue, forse ha anche la lingua a punta ruvida della sanguisuga, cosí atta a procurarsi sangue.



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