BETRAYED (Book #3 in the Vampire Journals) by Morgan Rice

BETRAYED (Book #3 in the Vampire Journals) by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2014-07-14T00:00:00+00:00


CAPITOLO TREDICI

Gli occhi di Sam si aprirono al furore delle fiamme. Si guardò intorno nella stanza, senza avere alcuna idea di dove si trovasse. Si sentì come se avesse una pellicola sugli occhi, una sorta di filtro. Qualcosa era molto, molto diverso.

Poteva affermare di trovarsi all'interno di un'enorme stanza di pietra. Sebbene fosse scarsamente illuminata, lui poteva ancora vedere chiaramente. Come se avesse la visione notturna.

Ma era più di questo. Non si sentiva se stesso. Percepiva un nuovo tipo di forza scorrergli nelle vene, attraverso ogni singolo poro del suo corpo. Il suo senso dell'odorato era diventato più acuto, così come l'udito. Si sentiva furioso. Chiuso in una gabbia. E ebbe la sensazione di voler distruggere qualcosa.

Grazie al senso del tatto molto più sviluppato, sentì, senza vedere, che le sue braccia e le sue gambe erano ammanettate. Sentì il freddo metallo stringere la sua pelle. E comprese anche di essere dotato di una tale forza da poter distruggere le manette.

Con il balzo più leggero dei suoi polsi, staccò le manette dalla parete. Blocchi di mattoni di cemento vennero giù, con loro. La sua forza era incredibile.

Guardò davanti a sé, e per la prima volta vide, di fronte a sé, ciò che prima non era riuscito a vedere. Samantha. Se ne stava lì.

Una piccola parte di lui ancora la riconosceva, ma un'altra parte proprio no. Sapeva nel lato più nascosto della sua mente che lei era familiare, ma percepiva qualcos'altro su di lei. Che apparteneva alla sua specie. Qualsiasi cosa significasse.

Lei fece due passi verso di lui, e mise i palmi sulle sue guance, cercando di fare in modo che lui la mettesse a fuoco.

“Sam, riesci a sentirmi?” lei chiese. “Ho bisogno che mi guardi. Focalizzati su di me. Ho bisogno che ascolti.”

Lui sentì il tocco dei suoi palmi sulle sue guance, e non gli piacque — non voleva essere toccato da niente o nessuno.

Con un movimento rapido, si protese in avanti e tolse grossolanamente le mani di lei via da lui.

Lei fece due passi indietro e lo guardò, con gli occhi spalancati, scioccata. Ferita.

“Non mi toccare,” Sam le ringhiò contro. Era scioccato al suono della sua stessa voce. Ora era così profonda, gutturale. Come il verso di un animale.

“Sam, ti prego, lascia che ti spieghi che cosa ti sta accedendo,” lei disse. “Non avere paura—”

“Io non temo nulla,” lui ringhiò, facendo un passo verso di lei, sentendo la propria rabbia aumentare. “Potrei schiacciarti in un istante se solo volessi.”

Lei fece un passo indietro, e lui vide la paura nel suo volto.

“Sam, ti prego, devi ascoltarmi. Io sono dalla tua parte. Abbi fiducia in me. Devi avere fiducia in me. Ti ho tramutato. Mi senti? Ho dovuto tramutarti.”

Lei mi ha tramutato, Sam pensò.

Il suo cervello, sovraccaricato di emozioni e ormoni, provò a registrare ciò che lei stava dicendo. Mi ha tramutato. Una parte di lui cominciò a ricordare. Veniva incatenato. Samantha entrava nella stanza. I suoi canini…. Sì, ora ricordava.

Lui la guardò con un ritrovato disprezzo

Lei fece un altro passo indietro.

“Ti prego Sam, devi capire,” lei disse.



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