Bianca la neve by Salla Simukka

Bianca la neve by Salla Simukka

autore:Salla Simukka [Simukka, Salla]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788852067525
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2015-09-21T22:00:00+00:00


19 GIUGNO DOMENICA NOTTE FONDA

15

Tic, tic, tic, tic.

L’acqua gocciolava sul selciato. Il sacchetto, sottile, doveva essersi bucato o strappato: perdeva. Lumikki ci aveva infilato precipitosamente dentro i vestiti bagnati e aveva messo tutte le altre cose nello zaino. In cinque minuti aveva preparato i bagagli ed era uscita in strada.

“E adesso cosa faccio?” si chiese.

Poteva cercare un altro ostello, ma l’avrebbero fatta entrare a quell’ora? Erano già le undici. Mettersi a correre da un ostello all’altro nella speranza di trovare una stanza libera non era una prospettiva invitante. Lo stesso tuffarsi in rete con il cellulare o in un Internet Café alla ricerca di un posto in cui dormire.

Di colpo la assalì la stanchezza. Voleva chiamare i suoi e pregarli di comprarle un biglietto aereo per tornare a casa, magari quella sera stessa. Ma non l’avrebbe fatto, perché così si sarebbe privata degli ultimi brandelli di indipendenza. Sarebbe ridiventata una bambina indifesa, incapace di cavarsela da sola.

Una parte di lei avrebbe voluto esserlo. Ascoltare i suoi genitori, che le chiedevano di tornare immediatamente in Finlandia. Prendere un taxi, imbarcarsi su un aereo e volare a casa. Dimenticarsi di tutta quella faccenda. Compresa Lenka. Compreso il fatto che uno sconosciuto si era introdotto nella sua stanza per cercare senza alcun dubbio lei. E Jiři Hašek e tutto ciò che le aveva raccontato.

Jiři. Merda.

Mise la mano nel sacchetto dei vestiti bagnati che perdeva acqua, estrasse i pantaloncini e frugò nella tasca sinistra. Eccolo. Il biglietto da visita, penosamente inzuppato. Però si distingueva ancora il numero di cellulare. Per fortuna.

“Telefonami nel caso succeda qualcosa. Qualsiasi cosa. E a qualsiasi ora.”

Ecco cosa le aveva detto Jiři. Di certo non si riferiva a quello che le era appena successo, ma Lumikki intuì di avere poche alternative. In ogni caso, non era pronta a tornare a casa. Significava arrendersi. E lei non era una che gettava la spugna. Inoltre, la cosa avrebbe comportato troppe domande da parte dei genitori, e non aveva intenzione di subire un interrogatorio, visto che non sapeva le risposte.

Digitò il numero del giornalista e attese. Sperò che non avesse una fidanzata assonnata che rispondesse al telefono con voce irritata. Dall’ultimo incontro, aveva dedotto che Jiři fosse single, ma poteva aver interpretato male. E comunque, anche se era single, non era detto che passasse la notte da solo. Il giornalista rispose al terzo squillo.

«This is Lumikki Andersson» esclamò lei.

Poi si prese qualche secondo per pensare a come formulare la domanda in inglese: chiedere “Can I spend the night with you?” sarebbe stato piuttosto ambiguo.

Mentre andava da Jiři Hašek, Lumikki ripercorse mentalmente il loro incontro. Il giornalista l’aveva portata in un bar affollato e rumoroso e le aveva offerto una Coca-Cola. Poi le aveva chiesto di raccontargli tutto di lei e di spiegargli cosa sapeva di Jaro e soprattutto della sua morte. Stando il più possibile sul vago, lei gli aveva riferito di essere una semplice turista finlandese e di aver conosciuto per puro caso Lenka. Aveva evitato accuratamente di menzionare il fatto che la ragazza diceva di essere la sua sorellastra.



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