Black Moon - L Alba Del Vampiro by Arthur Keri

autore:Arthur Keri
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Talon, non penso che tu voglia averlo vicino».

«No, infatti».

«Allora Quinn è una possibile soluzione per te. Il suo comportamento nelle

ultime ventiquattro ore lascia intendere che provi un certo interesse».

Sorrisi. «So per certo che è più che interessato a un incontro ravvicinato con un licantropo».

Un sorriso gli increspò le labbra, ma nei suoi occhi si accese una scintilla di

preoccupazione. «Fai attenzione con lui, sorellina».

La mia originaria diffidenza verso Quinn riemerse di colpo.

«Voi due siete davvero amici?”

«Sì, ed è per questo che ti sto mettendo in guardia. Penso che sia il tipo di cui potresti innamorarti... non farlo».

«Non è un lupo, quindi non rientra fra gli amanti di cui potrei innamorarmi».

Feci una pausa prima di aggiungere: «Perché mi metti in guardia?”

«Perché è stato quasi distrutto da un licantropo, e ha giurato che non si farà mai più coinvolgere da un altro come noi».

«È un discorso che mi ha già fatto. Cosa gli ha combinato quel licantropo?”

«Non conosco i particolari. So soltanto che non si fiderà mai di un altro lupo».

«Di te si fida».

«Solo fino a un certo punto». Scrollò le spalle, come se la cosa non gli

importasse più di tanto. Come me, Rhoan non aveva molti amici sinceri.

«Accetta di fare sesso, se te lo propone, e vattene appena hai finito. Fidati, non potresti avere comunque di più».

«È tutto quel che voglio, quindi non dovrebbero esserci problemi».

Mi studiò per un istante, poi si chinò a baciarmi la fronte.

«Ti porto qualcosa da mangiare. Tu resta qui e riposa».

Gli afferrai il braccio prima che si allontanasse. «Notizie di Kelly?».

Esitò, poi scosse la testa. «La stanno ancora cercando».

Chiusi gli occhi, ma per quanto tentassi di soffocarla, la paura prese il

sopravvento. Sapevo che “nessuna notizia è una buona notizia”, come dice il

proverbio, e volevo sperare ancora. Dovevo aggrapparmi alla speranza. Dovevo

farlo.

Mi prese la mano e la strinse affettuosamente. «Se la caverà, sorellina».

Annuii e lo lasciai andare. Si allontanò, camminava ancora come un cowboy che

è stato troppo a lungo in sella. Feci un respiro, poi scostai il lenzuolo

e mi esaminai attentamente: il braccio sinistro era fasciato, dalla spalla alle dita, così come i polsi e le caviglie. Riuscivo a muovere le dita fasciate,

quindi, ancora una volta, ero stata fortunata. Ma quanto poteva durare la mia

fortuna? Prima o poi, quei bastardi mi avrebbero presa – a meno che non li

avessimo presi prima noi.

Per catturarli, dovevo diventare parte della squadra di Jack. Dovevo compiere un

altro passo verso il risultato finale che lui desiderava con tutte le sue

forze: il mio arruolamento come guardiano.

«È tutto dove deve essere, se è quello che stai controllando».

Nella voce calda e profonda di Quinn si sentiva un’inflessione divertita. Alzai lo sguardo e gli sorrisi. «Sono cose che una ragazza preferisce

accertare per conto proprio».

Il sorriso che gli piegò gli angoli della bocca sensuale illuminò il suo sguardo, causando una strana accelerazione del mio battito cardiaco. La luna

non doveva essere ancora sorta ma, grazie alla sua presenza, la febbre stava

cominciando a bruciare nelle mie vene.

Afferrò la sedia lasciata da Rhoan e la spostò accanto al letto.

«Come ti senti?”

«Bene», risposi educatamente.

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