Blu. Storia di un colore by Michel Pastoureau

Blu. Storia di un colore by Michel Pastoureau

autore:Michel Pastoureau
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: ebook
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2016-01-10T16:00:00+00:00


Il blu della Francia:

dagli stemmi alla coccarda

La fine del XVIII secolo non vede soltanto, in tutta Europa, la nascita del blu romantico, malinconico o onirico; vede anche quella del blu nazionale, militare e politico. È in Francia che questo nuovo blu è nato, ed è in Francia che esso conservò per quasi due secoli questa triplice dimensione.

Il blu è infatti diventato nel corso dei secoli il colore della Francia. Non solo oggi tutte le squadre sportive che rappresentano questo paese nelle competizioni internazionali giocano in maglie o tenute blu – notiamo tuttavia che la Francia sportiva non ha il monopolio di questo blu nazionale244 – ma dovunque, e spesso assai lontano dai campi di gioco, la Francia viene emblematicamente associata a questo colore. E ciò forse ancor più all’estero che in Francia.

Questa «Francia blu» possiede radici storiche profonde. Innanzitutto il tricolore: il blu vi è percepito come il colore più importante perché è quello che è posto vicino all’asta (inoltre, quando il vento non fa sventolare la bandiera, si vede solo il blu). Certo, anche il bianco e il rosso fanno parte dei colori nazionali, ma questo blu della bandiera, nato durante la Rivoluzione, sembra più rappresentativo della nazione francese. Mette tutti d’accordo, mentre il bianco e il rosso evocano oggi opinioni o ideologie più radicali. Inoltre, il blu del tricolore, contrariamente al rosso e al bianco, pare stabilire un legame con un colore più antico: il blu degli stemmi reali, d’azur semé de fleurs de lis d’or, apparsi nel XII secolo, di cui si è già parlato. C’è così nel corso dei secoli una continuità del blu «francese» (come c’è una continuità del rosso inglese), poiché l’azur degli stemmi reali è diventato fin dal XIII secolo il colore della monarchia e poi, alla fine del Medio Evo, quello dello Stato e del governo e, infine, in età moderna, quello della Nazione. Anche prima della Rivoluzione, il blu è dunque già a pieno titolo il colore della Francia. Ma si tratta più di quello del re e dello Stato che di quello della Nazione. È la Rivoluzione che ne fa definitivamente il colore nazionale. Vale la pena soffermarsi su questa mutazione e, per farlo, considerare la nascita della coccarda e poi quella del tricolore.245

La parola coccarda è piuttosto strana. Ha designato dapprima un’acconciatura o un cappello a forma di testa o di cresta di gallo (XVI-XVII secolo). Poi, per una sorta di metonimia, certe insegne e accessori che nel XVIII secolo si aveva l’abitudine di mettere sui copricapi o sui vestiti, addirittura su certi oggetti. L’uso delle coccarde è infatti anteriore alla Rivoluzione. Sotto il regno di Luigi XV e di Luigi XVI sono di tessuto, di feltro, di carta, a forma di cerchio o di nodo, accompagnate o no da nastri pendenti, da ghirlande, da raggi. Esse sono spesso puramente decorative, ma possono anche esprimere un’opinione, sottolineare l’appartenenza a un gruppo o a un’istituzione, o addirittura ostentare la fedeltà a una persona, una famiglia, una dinastia. I militari soprattutto



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