Bramati Virginia - 2018 - Un tuffo al cuore by Bramati Virginia

autore:Bramati Virginia [Bramati Virginia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2018-09-11T22:00:00+00:00

La meraviglia di una casa non sta nel fatto che vi ripara e vi riscalda, né nel fatto che ne possediate i muri. Ma bensì nel fatto che essa ha lentamente deposto dentro di noi provviste di dolcezza.

Antoine de Saint-Exupéry, Terra degli uomini

Da che mi ricordi ho sempre desiderato diventare architetto.

Anche se all’inizio questa mia attrazione per l’edilizia era più un infantile “voler costruire case”, in verità.

Tutto mi affascinava del mondo edile, complice un amatissimo nonno materno geometra che mi raccontava orgoglioso il suo universo e che volentieri mi portava con sé per cantieri (all’insaputa di mia madre, naturalmente).

Come conseguenza di questa “educazione al mattone” a cinque anni avevo chiesto e ottenuto in regalo un battispago con cui tracciavo ovunque righe rosse.

A sei, alle richieste della maestra di disegnare una casa io consegnavo planimetrie. Infantili, imperfette, imprecise ma inequivocabili planimetrie.

A sette, quando mi si chiedeva cosa volessi diventare da grande rispondevo con serena sicurezza «un muratore» destando l’ilarità di anziane prozie e la contrarietà stizzita di insegnanti ancora troppo legate a stereotipi di genere. (A rassicurarle circa la capacità educativa dei miei genitori ci pensava poi mia sorella gemella Eugenia, rispondendo con un molto più femminile e conformista: «Io invece farò la ballerina con il tutù».)

A otto padroneggiavo con naturalezza termini come «platea di fondazione» e «plinto su cinque pali» e sognavo di sposare un capocantiere che per me incarnava tutto ciò che si potesse desiderare in un uomo: naturale attitudine al comando, carisma, senso della responsabilità e competenza nell’uso del silicone.

E mentre crescendo Eu rivedeva i suoi progetti professionali passando dalla ballerina alla hostess (sorvolerei sulla fase addestratrice di My Little Pony) per approdare infine all’avvocatura, io, in qualche modo, tenevo duro.

E diventavo architetto.

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