Bratley Amy - 2019 - Gli adorabili gatti di Nancy Jones by Bratley Amy

autore:Bratley Amy [Bratley Amy]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Literary
ISBN: 9788822737830
Google: -eexDwAAQBAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2019-10-28T23:00:00+00:00

Mentre Batman si aggrappava alla tenda con i piccoli artigli bianchi, Nancy porse a Marcie una delle tazze del servizio di porcellana blu che aveva ereditato dal padre. Marcie bevve un sorso di tè e riappoggiò la tazza sul piattino, facendola tintinnare. Nancy si accorse che le sue mani vibravano come le ali di un uccellino, ma Marcie posò subito la tazza e incrociò le braccia sul petto, nascondendo le mani nei gomiti.

L’acciottolio della porcellana riportò Nancy indietro nel tempo, alla vecchia casa di suo padre. Ted aveva sempre voluto bere il tè in quelle tazze, anche quando le sue mani cominciarono a tremare come foglie al vento. Le si strinse il cuore al pensiero di come lo aveva trattato dopo la morte di Beatrice. Il dolore l’aveva temporaneamente privata della gentilezza. Lo aveva rimproverato continuamente. Non aveva mai avuto l’opportunità di ringraziarlo per esserle rimasto accanto.

«Non ti dà fastidio che quel ragazzino venga in casa tua?», domandò Marcie. «Non è un tantino strano che venga qui? Suo padre è d’accordo? Non credo che ne sarebbero molto contenti, a scuola».

«Voleva solo lasciarmi il gattino», replicò Nancy. «Non posso sbattergli la porta in faccia. Sta passando un periodaccio, sua mamma se n’è appena andata di casa. Abita in fondo al giardino… I nostri cortili sono adiacenti. Siamo vicini di casa. Nemmeno a scuola se la cava troppo bene, al momento».

Nancy evitò di spiegarle il perché. Marcie le rivolse un sorriso sghembo, dubbioso. Nancy non aveva idea di come mettere Marcie al corrente della situazione. Quali sono le parole giuste in questi casi? Tuo figlio sta rendendo la vita di un altro ragazzo un inferno. Devo informare il direttore del comportamento di tuo figlio. Tuo figlio è un bullo. Le si annodò lo stomaco. Non sapendo da che parte incominciare, si limitò a osservare Batman che faceva l’equilibrista sul bastone della tenda, e sperò che Alfie si fosse sbagliato e in realtà non si trattasse di Stuart.

«Siamo andati dall’analista, ieri sera», esordì Marcie. «Io e Gerard… per una cifra da capogiro».

Nancy ebbe la netta sensazione che Marcie volesse raccontarle una cosa importante. Le avrebbe detto di Stuart più in là, al momento giusto. Il micio discese dalla tenda e andò ad acciambellarsi sulla poltrona accanto alla sua.

«Ah, sì?», disse Nancy. «E com’è andata?».

Marcie diede un’alzata di spalle. «Ho parlato quasi sempre io. Gerard era assente. È convinto che la sua presenza sia superflua».

«Ma che senso ha la terapia di coppia se non la si fa in coppia?», domandò Nancy.

«Appunto. Il fatto è che sa delle cose su di me con cui mi tiene sotto scacco, diciamo. Dopo, abbiamo avuto una lite furibonda. Meno male che abitiamo in una villetta indipendente. Quando litighiamo diamo di matto».

Nancy corrugò la fronte, confusa. Per certi versi Marcie sembrava una donna forte e sicura di sé, ma era anche tremendamente vulnerabile. Tirò fuori le mani da sotto le maniche e bevve un altro sorso di tè. Tremava ancora. Poi estrasse un flaconcino di Rescue Remedy dalla borsa, se ne spruzzò qualche goccia sulla lingua e rivolse a Nancy un breve sorriso.

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