Breve storia della Terra (con noi dentro) by Juan Luis Arsuaga

Breve storia della Terra (con noi dentro) by Juan Luis Arsuaga

autore:Juan Luis Arsuaga [Arsuaga, Juan Luis, Algaba, Milagros]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2023-02-27T00:00:00+00:00


16. ... e cominciarono a cambiare il volto della Terra

L’economia di produzione, agricoltura e allevamento, nacque in varie località distanziate tra loro e a partire da queste andò estendendosi. È nel Vicino Oriente, come abbiamo visto, che ne troviamo le prime tracce.

Una costante dei diversi centri è che tale cambiamento sembra avere sempre origine in territori che attraversano una crisi ecologica, solitamente vincolata all’aumento dell’aridità. La spiegazione è che le economie produttive richiedono un lavoro molto maggiore rispetto a quelle di caccia e raccolta, perciò risultano convenienti solo quando è necessario far fronte a una carestia. Tuttavia, una volta avviate permettono di mantenere popolazioni molto più numerose e questo fa sì che non si abbandonino più. A parte rarissime eccezioni, non ci sono stati passi indietro.

All’estremità opposta del grande continente asiatico, nella Cina nordorientale, troviamo un altro dei centri del Neolitico. I primi giacimenti furono scoperti nel bacino superiore del Fiume giallo (Huang He), a sud dei monti Taihang che lo separano dal deserto del Gobi. Lì, più di 8000 anni fa, si cominciò a coltivare il miglio (Setaria italica e Panicum miliaceum). Le prime testimonianze provengono dalle sponde di un affluente del Fiume giallo, nell’attuale provincia dello Henan, e l’attività dev’essersi diffusa rapidamente nel bacino centrale e verso sud, seguendo il corso dello Xi Jiang. Queste terre erano – e sono tuttora – caratterizzate da un suolo ricco di loess (sottili sedimenti accumulati dall’azione del vento), con temperature estreme tipiche del clima continentale: inverni rigidi ed estati caldissime. I terreni sono fertili ma tendenti all’aridità, per via delle scarse precipitazioni che diventano praticamente inesistenti in inverno e primavera.

Si dà il nome di “miglio” a diversi cereali dai semi piccoli che ben si adattano ai terreni aridi, perché possono contare su un sistema radicolare ampio e profondo che gli consente di ottenere acqua da falde freatiche poco superficiali. Inoltre, hanno un ciclo vegetativo molto breve: si seminano a fine primavera e fruttificano in estate.

Circa 7000 anni fa, sempre nella provincia dello Henan, i popoli della cosiddetta cultura di Yangshao cominciarono a coltivare il riso, oltre ad alcuni frutti e a verdure come rape e verze. Tuttavia, la domesticazione del riso sembra essere avvenuta un po’ più a sud, nella valle centrale del Fiume azzurro (Chang Jiang), il fiume più lungo della Cina. In questi primi villaggi cinesi gli umani addomesticarono il maiale, l’animale che ottenne la massima importanza economica; consumavano come cibo anche i cani, che li accompagnavano fin dal Paleolitico. Da ultimo, esistono prove archeologiche che più di 5500 anni fa praticassero già la sericoltura: l’allevamento del baco da seta, al fine di ottenere il filo con cui tesse i suoi bozzoli, rappresenta forse l’apporto più originale della cultura cinese, nonché una delle sue principali fonti di ricchezza nei tempi a venire.

Il resto dell’Asia fornì alla nuova economia la domesticazione di bovini come il banteng (in Indocina), il bufalo d’acqua (nella valle dell’Indo) o lo yak nelle terre alte e fredde dell’altopiano tibetano, di camelidi come il cammello e il dromedario e di uccelli come il gallo domestico.



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