Brevini Franco - 2013 - L’invenzione della natura selvaggia by Brevini Franco

Brevini Franco - 2013 - L’invenzione della natura selvaggia by Brevini Franco

autore:Brevini Franco [Brevini Franco]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Business & Economics, Economics, Macroeconomics
ISBN: 9788833971919
Google: ZPTcYocER-oC
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2013-02-26T23:00:00+00:00


La ferrovia di Fichtburg tocca il lago circa cento pertiche più a sud di dove abito. [...] Il fischio della locomotiva penetra nei miei boschi estate e inverno, risuona come il grido di un falco veleggiante sopra l’aia di un contadino, e m’informa che molti agitati mercanti cittadini stanno arrivando entro i confini della città, oppure certi avventurosi mercanti campagnoli vengono nell’opposta direzione.

Nel suo libro su «tecnologia e ideale pastorale in America», Leo Marx dimostra come la migliore cultura americana di inizio Ottocento si sia impegnata nel ricercare una conciliazione tra l’ideale pastorale originariamente associato all’Eden del nuovo mondo e la nuova era industriale. È la stessa conciliazione perseguita dai pittori della Hudson River School, la prima scuola di pittura americana. Definiti dalla storica dell’arte Barbara Novak «preti della chiesa naturale», questi artisti, che inseguivano fra le montagne degli Adirondacks «un tipo selvaggio di bellezza», promossero una vera e propria consacrazione del paesaggio americano, Sanctified Landscape, secondo il titolo di un saggio di David Schuyler. In La macchina nel giardino Marx mostra come, nell’età del «decollo» dell’economia della giovane nazione, il problema di Thoreau si sia diversamente presentato a tutti gli scrittori americani, da Hawthorne a Melville, da Twain a Fenimore Cooper, dando vita a un vero e proprio modello metaforico, destinato a un lungo successo nella letteratura d’oltreoceano. Appena si annunciarono i primi effetti negativi della nuova economia, la nostalgia per la natura diede vita in America a un recisa reazione antiurbana, che va da Thomas Jefferson a Henry James. In uno studio intitolato The American Intellectual versus the American Cities Morton e Lucia White hanno rimarcato il «fracasso antiurbano del pantheon letterario nazionale». Riferendosi ai «massimi pensatori americani»:



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