Cabina di regia: Visione su Caravaggio by Davide Frezzato

autore:Davide Frezzato [Frezzato, Davide]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2022-01-31T04:00:00+00:00

L’

Arte passa gran parte della sua esistenza nel tentativo di non soffocare tra le necessità dei poteri che richiedono il suo operato.

Non esiste artista che sia completamente libero di esprimere sé stesso senza alcun tipo di influenza da parte del mercato, della religione o del potere politico. Un’assoluta indipendenza da questa triade (a volte

diabolica) potrebbe essere la causa dell’invisibilità totale di quell’artista che decide di vivere il suo fare Arte senza immischiarsi in questi poteri forti. Purtroppo lo sappiamo bene, la bravura e la genialità non bastano per avere successo nella vita, serve sempre un pizzico di fortuna e i contatti giusti.

Semplicemente: o si sta al gioco o non si viene neanche minimamente considerati.

Nel corso dei secoli, abbiamo avuto artisti che hanno saputo districarsi in modo geniale tra le richieste del potere e la necessità di esprimere sé stessi. Qualcuno ha sviluppato due linee di produzione artistica (quella che strizzava l’occhio al potere ed una più intima e personale), qualcun altro ha occultato nelle opere dei particolari nella speranza che qualcuno tra il pubblico li notasse e codificasse; altri hanno lavorato duramente per poter raggiungere una sicurezza economica tale da poter poi sentirsi liberi di fare ciò che più avevano voglia di fare, incuranti delle commissioni e delle idee dei committenti.

Il nostro Caravaggio ha molto spesso inserito in opere commissionatagli particolari (a volte non tanto celati) che rivelassero il suo pensiero o anche solo semplicemente la voglia di prendere in giro il pubblico o i committenti.

Che il maestro milanese fosse un personaggio estremo nelle scelte lo abbiamo già ben capito. Però non possiamo non rendere giustizia alla sua maestria senza pari e alle sue scelte in ambito artistico. Per il Merisi l’opera d’Arte deve continua ad essere realizzata con particolare attenzione alle commissioni e al mercato, perché rimangono l’unico canale possibile per potersi sostenere attraverso l’Arte. La libera professione in ambito artistico inizierà ad essere una possibilità solamente un paio di secoli più tardi, epoca in cui la nostra vecchia Europa è percorsa in lungo e in largo da Wolfgang Amadeus Mozart.

Nonostante questa attenzione nei confronti dei committenti, ovviamente del tutto interessata, Caravaggio non ha mai perso l’occasione di poter raccontare la sua visione della realtà, ovviamente sempre e solo a tinte forti.

Inconsapevolmente, Michelangelo Merisi ha indicato una direzione del tutto nuova per l’Arte e questa opportunità verrà colta oltre un secolo dopo dal celeberrimo pittore spagnolo Francisco José de Goya y Lucientes, noto a tutti più semplicemente come Francisco Goya.

Nonostante l’importante differenza di epoca tra i due maestri, la vicinanza della loro Arte è impressionante e sembra addirittura che Goya prenda ad esempio la tavolozza di Caravaggio per creare la sua. I colori bruni e i neri sono così simili da intessere un vero e proprio dialogo a discapito della distanza spazio-temporale apparente incolmabile.

Le ottanta tavole eseguite da Goya, che senza ombra di dubbio può essere considerato uno dei padri della pittura spagnola, e che vanno sotto il titolo di Caprichos sono un tentativo ben riuscito di mettere in luce i vizi, le bassezze e le aberrazioni della società.

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