Caprarica Antonio - 2016 - Intramontabile Elisabetta by Caprarica Antonio

Caprarica Antonio - 2016 - Intramontabile Elisabetta by Caprarica Antonio

autore:Caprarica Antonio [Caprarica Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Royalty
ISBN: 9788820060022
Google: YOvcCwAAQBAJ
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2016-04-04T22:00:00+00:00


L’Unta da Zadok tra Bibbia e tv

IL Coronation Day, il 2 giugno 1953, cominciò prendendosi gioco di qualsiasi leggenda circa the Queen’s weather, cioè il sole splendente che si immagina accompagni tutti gli appuntamenti reali. Al contrario, la giornata si aprì fredda, umida, nebbiosa, e non solo a Londra ma in tutta l’isola. Si calcola che almeno trentamila persone abbiano dormito quella notte sui marciapiedi lungo il tragitto della parata reale, e che almeno altre ventimila abbiano cercato senza riuscirci di conquistarsi un buon punto di osservazione. A molti commentatori la resistenza e lo spirito di comunanza tra la folla ricordò la terribile prova del Blitz dieci anni prima. Il giornalista Philip Hope-Wallace sentì un padre ammonire così il figlio che si lamentava dopo ventotto ore di attesa: «Stai seduto fermo, o io incorono te».

Annotò il cronista: «Le folle abituate a sedere fuori sulla dura, fredda pietra durante le visite della Luftwaffe, non si lasciavano certo scoraggiare da una goccia di pioggia. Né dal freddo esagerato». Per ripararsi dall’una e dall’altro molti si erano avvolti nei giornali, che presto però furono fradici d’acqua. E dunque inutili a proteggersi da entrambi. In compenso le prime pagine sparavano una notizia che sembrava fatta apposta per confermare i magnifici auspici del nuovo regno. Con perfetto tempismo patriottico, il neozelandese Edmund Hillary e il suo sherpa tibetano Tenzing, membri di una spedizione britannica, erano arrivati per primi in cima all’Everest: sulla montagna più alta del mondo sventolava adesso la Union Jack.

La gente che aspettava da così tanto tempo, e dopo avrebbe ancora camminato a lungo per tornare a casa a piedi con le strade chiuse al traffico, fu ricompensata con una delle più scintillanti esibizioni di pompa imperiale nella storia britannica del dopoguerra. Fu una parata esaltante: lo scalpiccio degli zoccoli dei reparti di cavalleria con le corazze tirate a lucido, il passo cadenzato dei quindicimila militari in alta uniforme, il passaggio dei dignitari del Commonwealth con i loro costumi esotici, la sfilata dei potenti nazionali e stranieri. Churchill (che, come vedremo, era ancora al suo posto proprio grazie all’incoronazione) risplendeva nella sua uniforme di ammiraglio – feluca piumata e tunica blu-oro – in qualità di Lord Warden of the Cinque Ports, l’antico titolo medievale di Guardiano dei Cinque Porti. Sorrideva e salutava beato. L’unica forse a contendergli il primato della popolarità era la grassa e gioviale regina di Tonga, Salote Tupou III, «la regina più grande della monarchia più piccola» al mondo, nota divoratrice di porcellini arrosto, che a dispetto della pioggia viaggiava in carrozza aperta.

Per le strade di Londra si calcolavano due milioni di spettatori. E sotto le volte dell’abbazia era radunata in attesa una congregazione di ottomila persone, inclusi principi, monarchi, presidenti e tutti i primi ministri del Commonwealth. In chiesa la gente tremava per il freddo, soprattutto le mogli dei Pari del regno alle quali era stato richiesto di presentarsi in abito da gran gala. La contessa di Huntingdon raccontò ai lettori del New Statesman che il suo primo ricordo



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