Carole Matthews by Tutto bene tranne il Natale (2021)

autore:Tutto bene tranne il Natale (2021)
Format: epub
pubblicato: 2021-10-30T00:00:00+00:00

Capitolo quarantuno

Dopo aver riportato dentro e sgridato gli alpaca, vado nell’officina e trovo il sindaco. A quanto pare è un mago col martello. Insieme passiamo il resto della giornata a riparare alcune parti del fienile affinché abbia un aspetto carino per l’Open Day. È tardo pomeriggio quando stiamo finendo di appendere le luci e sembra davvero un bel lavoro.

Anche gli studenti si sono calmati e hanno fatto lezione questo pomeriggio, senza scene d’isteria di massa, risse o rifiuti. Li saluto a fine giornata, e pare che Lottie ed Erin siano di nuovo migliori amiche. Per ora. Mostro a Lottie i graffi che ho sulla mano e mi sembra sinceramente pentita.

I genitori vengono a prendere i ragazzi e aspetto con Asha finché non arriva il suo taxi. Domani è un altro giorno. Per fortuna.

Alan passa per il cortile trascinando i piedi e se ne va senza salutare. Pochi minuti dopo, Bev esce dalla sala da tè.

«Ci vediamo domani mattina, Mols», mi grida.

«Alan come sta?»

«Sta tenendo il broncio. Ha detto che non si sente bene. Cerca solo attenzioni!».

Mi saluta con la mano e salta in macchina.

«Un piccolo bisticcio tra innamorati», spiego a Matt. «Alan ha menzionato la parola matrimonio e Bev non è entusiasta all’idea di infilarsi un abito bianco e precipitarsi di nuovo all’altare».

«Ah. Mi sembrano ben assortiti».

«Sono perfetti insieme. Bev è solo una fifona».

Matt appende le ultime luci e scende dalla scala. Quando le accendiamo, il cortile è improvvisamente trasformato.

Basta poco a dare a questo luogo un’aria natalizia.

«Ha un aspetto favoloso. È molto meglio ora».

Lucas arriva mentre io e Matt stiamo ammirando le luci.

Scivola nel cortile e ci raggiunge.

«Ciao Lucas». Il sindaco gli dà il cinque, e lui non lo guarda come se fosse un perdente. «Ehi», dice. «Le luci sono carine».

Mi arrischio a mettergli un braccio sulle spalle. «Dove sei stato tutto il giorno?»

«Ho fatto una lunga passeggiata per i pascoli», dice lui scrollando le spalle.

È davvero bravo con i ragazzi che sono qui, ma forse abbiamo tutti bisogno di un po’ di tempo per noi stessi, e qui non ce n’è molto.

«Ti sei perso il pranzo». Lo avevo chiamato al cellulare ma non mi aveva risposto.

«Mangerò qualcosa ora».

«Non mi dispiacerebbe cenare presto. Cosa vorresti mangiare?»

«Stasera esco con Aurora», risponde lui. «Mi passa a prendere tra poco».

«Oh».

«Lavoriamo a qualche poesia, usciamo».

Immagino sia una cosa positiva, anche se io preferirei che lo facesse nel caravan dove posso controllarlo. «Racconta a Matt del tuo trionfo».

«Molly», sbuffa Lucas. «Devi sempre mettermi in imbarazzo?»

«Sì. Sono molto orgogliosa di te, voglio vantarmi».

Lucas sospira e borbotta, come se non fosse poi chissà che.

«Ho vinto una gara di poetry slam, ieri sera. Al King’s Arms di Stony Stratford».

Il sindaco è davvero colpito. «Eccellente. Ben fatto».

Io aggiungo: «Ha guadagnato cento sterline e un posto al Green Scene Literary Festival».

«Fantastico», dice Matt. «Cerco sempre di andarci. Dovremmo andare tutti e tre e trascorrervi la giornata».

«Ottima idea», dice Lucas cercando di mostrarsi indifferente, mentre io so che non è così.

Mi rendo conto che non ha ancora detto al padre del suo trionfo e mi domando se Shelby riuscirà a trovare il tempo di chiamarci, oggi.

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