C'Era Una Volta... Fiabe by Luigi Capuana

C'Era Una Volta... Fiabe by Luigi Capuana

autore:Luigi Capuana [Capuana, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Esterna
Google: 33BwQwAACAAJ
editore: R. Bemporad e figlio
pubblicato: 1910-05-15T12:35:48+00:00


LA FIGLIA DEL RE

C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla de’ loro occhi.

Mandò il Re di Francia per domandarla in sposa.

Il Re e la Regina, che non sapeano staccarsi dalla figliuola, risposero:

- È ancora bambina.

Un anno dopo, mandò il Re di Spagna.

Quelli si scusarono allo stesso modo:

- È ancora bambina.

Ma i due regnanti se l’ebbero a male. Si misero d’accordo e chiamarono un Mago:

- Devi farci un incanto per la figlia del Re, il peggiore incanto che ci sia.

- Fra un mese l’avrete.

Passato il mese, il Mago si presentò:

- Ecco qui. Regalatele questo anello; quando lo avrà portato in dito per ventiquattr’ore, ne vedrete l’effetto.

Regalarglielo non potevano, perché s’eran già guastati coi parenti di lei. Come fare?

- Ci penserò io.

Il Re di Spagna si travestì da gioielliere, e aperse una bottega dirimpetto al palazzo reale.

La Regina volea comprar delle gioie e lo mandò a chiamare.

Quello andò, e in uno scatolino a parte ci avea l’anello.

Dopo che la Regina ebbe comprato parecchie cose, domandò alla figliuola:

- O tu, non vuoi nulla?

- Non c’è niente di bello - rispose la Reginotta.

- Ci ho qui un anello raro; le piacerà.

E il finto gioielliere mostrò l’anello incantato.

- Oh, che bellezza! Oh, che bellezza! Quanto lo fate?

- Reginotta, non ha prezzo, ma prenderò quel che vorrete.

Gli diedero una gran somma e quello andò via.

La Reginotta s’era messo in dito l’anello e lo ammirava ogni momento:

- Oh, che bellezza! Oh, che bellezza!

Ma dopo ventiquattr’ore (era di sera):

- Ahi! Ahi! Ahi!

Accorsero il Re, la Regina, le dame di corte, coi lumi in mano.

- Scostatevi! Scostatevi! Son diventata di stoppa.

Infatti la povera Reginotta avea le carni tutte di stoppa.

Il Re e la Regina erano proprio inconsolabili. Radunarono il Consiglio della Corona.

- Che cosa poteva farsi?

- Maestà, fate un bando: Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re.

E i banditori partirono per tutto il regno, con tamburi e trombette.

- Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re!

In una città c’era un giovinotto, figlio d’un ciabattino. Un giorno, vedendo che in casa sua si moriva di fame, disse a suo padre:

- Babbo, datemi la santa benedizione: vo’ andare a cercar fortuna pel mondo.

- Il cielo ti benedica, figliuolo mio!

E il giovinotto si mise in viaggio.

Uscito pei campi, in una viottola incontrò una frotta di ragazzi che, urlando, tiravan sassate a un rospo per ammazzarlo.

- Che male vi ha fatto? È anch’esso creatura di Dio: lasciatelo stare.

Vedendo che quei ragazzacci non smettevano, saltò in mezzo ad essi, diè uno scapaccione a questo, un pugno a quello, e li sbandò: il rospo ebbe agio di ficcarsi in un buco.

Cammina, cammina, il giovinotto incontrò i banditori che, a suon di tamburi e di trombette, andavan gridando:

- Chi guarisce la Reginotta, sarà genero del Re.

- Che male ha la Reginotta?

- È diventata di stoppa.

Salutò e continuò per la sua strada, finché non gli annottò in una pianura. Guardava attorno per vedere di trovar un posto dove riposarsi: si volta, e scorge al suo fianco una bella signora.



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