Cirano De Bergerac by Edmond Rostand Edmond Rostand

Cirano De Bergerac by Edmond Rostand Edmond Rostand

autore:Edmond Rostand, Edmond Rostand
La lingua: ita
Format: epub
editore: BUR
pubblicato: 2012-10-25T16:00:00+00:00


SCENA IX

CIRANO, LE BRET, I CADETTI,

CRISTIANO DI NEUVILLETTE.

UN CADETTO (seduto a un tavolo in fondo, il bicchiere in mano)

Su, vieni qui, Cirano!

[Cirano si volge.]

Il racconto?

CIRANO

Un momento!

[Risale a braccetto di Le Bret, discorrendo sotto voce.]

IL CADETTO (alzandosi e venendo avanti)

Il racconto del fatto! Sarà l’insegnamento

miglior...

[Si ferma davanti al tavolino ove sta Cristiano.]

per questo timido novellin!

CRISTIANO (alzando la testa)

Novellino?

UN ALTRO CADETTO

Sì, caro fantolino del Nord!

CRISTIANO

Io fantolino?

PRIMO CADETTO (sarcastico)

Signor di Neuvillette, imparate qualcosa:

v’è un oggetto, tra noi, di cui parlar non si osa

più che di corda in casa dell’impiccato!

CRISTIANO

E quale?

UN ALTRO CADETTO (con voce terribile)

Guardatemi!

[Si pone misteriosamente tre volte il dito sul naso.]

Mi avete capito bene?

CRISTIANO

Vale

a dir il...

UN ALTRO

Zitto!... Mai qui non si proferisce

la parola!

[Mostra Cirano che discorre in fondo con Le Bret.]

... o con lui l’avrà da far chi ardisce!

UN ALTRO (che mentre egli era volto verso i primi è venuto tacitamente a sedere sulla tavola alle sue spalle, quasi addosso a lui)

Due che avevan la voce nasale, è noto il caso,

li uccise, ché gli spiacque parlassero col naso!

UN ALTRO (con voce cavernosa, – sorgendo di sotto la tavola dove si era insinuato carponi)

Non può far, chi non voglia morir fuor di stagione,

a quella cartilagine veruna allusione.

UN ALTRO (ponendogli la mano sulla spalla)

Una parola basta. Che dico? Un gesto, un solo!

Chi caccia il fazzoletto, si prepari il lenzuolo

funebre!

[Silenzio. Tutti intorno a lui, con le braccia conserte, lo guardano. Egli si leva e va a Carbone di Castel Geloso il quale, discorrendo con un ufficiale, ha l’aria di nulla vedere.]

CRISTIANO

Capitano.

CARBONE (volgendosi e squadrandolo)

Signor?

CRISTIANO

Che fa chi trova

qualche millantatore del Mezzodì?

CARBONE

Gli prova

che si può esser bene del Nord e di cuor pronto.

[Gli volta le spalle.]

CRISTIANO

Grazie.

PRIMO CADETTO (a Cirano)

Adesso al racconto!

TUTTI

Il racconto!

CIRANO (ritornando a loro)

Il racconto?...

[Tutti accostano gli sgabelli, si aggruppano intorno a lui, tendono il collo. Cristiano si è messo a cavalcioni su di una sedia.]

Io, dunque, me ne andavo soletto, mogio mogio,

a incontrarli. La luna pareva un orologio;

allor che non so quale orologiaio attento

messosi a strofinarne la gran cassa d’argento

con certa sua bambagia, alla luce primiera

successe d’ogni intorno la tenebra più nera;

sulla via senza lume si procedeva a caso

e non ci si vedea più in là...

CRISTIANO

Del proprio naso!

[Silenzio. Tutti si alzano lentamente. Si guarda Cirano con terrore. Costui si è interrotto, stupefatto. Attesa.]

CIRANO

Chi è colui?

UN CADETTO (a mezza voce)

È un nostro nuovo commilitone

arrivato stamane.

GIRANO (facendo un passo verso Cristiano)

Stamattina?

CARBONE (a mezza voce)

Il barone

di Neuvil...

CIRANO (fermandosi subitamente)

Ah, sta bene!...

[Impallidisce, arrossisce, fa ancora un movimento per gettarsi su Cristiano.]

Io...

[Poi si domina, e dice con voce sorda.]

Benone... Diceva...

[Riprende]

Dicea, dunque...

[Con uno scoppio di rabbia nella voce.]

Ah, perdio!...

[Continua in tono naturale]

che non ci si vedeva.

[Stupore. Tutti seggono, guardandosi a vicenda].

E andavo ruminando, che per uno da niente

avrei forse potuto urtar qualche potente

che mi avrebbe...

CRISTIANO

Sul naso...

[Tutti si rialzano. Cristiano si dondola sulla sedia.]

CIRANO (con voce soffocata)

Che mi avrebbe rancore. –

E che stavo col mio imprudente furore

per porre...

CRISTIANO

Il naso...

CIRANO

Il dito... tra l’albero e la scorza.

E che questo potente era forse di forza

da darmi...

CRISTIANO

Sopra il naso...

CIRANO (asciugandosi il sudore sulla fronte)

Sulle dita, a dovere.

– Ma soggiungeva: Avanti, Guascon, fa il tuo mestiere!

Va, Cirano! – E m’avvio sicuro all’imboscata.



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