Clive Cussler, Boyd Morrison by Opzione finale

autore:Opzione finale
Format: epub
pubblicato: 2022-06-14T00:00:00+00:00

Il convoglio partito da Buenos Aires era in viaggio ormai da due ore e Juan continuava a flettere le dita dietro la schiena per far circolare il sangue. Le manette non erano troppo strette, ma stare seduti in quella posizione a lungo sul sedile posteriore di un SUV era molto scomodo. Se non altro non gli avevano fatto indossare la cintura di sicurezza sopra la tuta da paracadutista. Sarebbe stato più difficile agire quando si fosse presentata l’occasione.

Ma era colpito dalle precauzioni prese dal colonnello Sánchez, che sedeva sul sedile del passeggero davanti a lui. Tate doveva avergli raccomandato di non correre alcun rischio.

Accanto a Juan sedeva un mercenario, una montagna d’uomo che stringeva una mitraglietta Heckler & Koch MP5 puntata su di lui. Non gli toglieva gli occhi di dosso neppure per un momento. Davanti e dietro il SUV c’erano dei blindati mowag Grenadier di fabbricazione svizzera che portavano ciascuno una mitragliatrice calibro 50 montata su una torretta. Juan aveva anche visto i mercenari caricare sui veicoli diversi RPG.

Se Sánchez avesse preso sul serio il consiglio di Tate, avrebbe viaggiato con lui su uno dei blindati. Ma sembrava che il colonnello preferisse il comfort dei sedili in pelle e l’aria condizionata e volesse tenere vicino a sé il prigioniero.

Da quando avevano lasciato il quartier generale dell’esercito, Juan aveva continuato a osservare con nonchalance il traffico stradale. Se i suoi uomini lo stavano seguendo e avessero tentato di liberarlo, l’autostrada rappresentava l’opportunità migliore. O, per lo meno, lui lo sperava.

Qualche minuto dopo, un camion con un logo familiare passò loro accanto diretto nella direzione opposta. Juan lo vide solo per un istante, ma riconobbe il nome VERTEGAS sulla fiancata.

Era il PIG.

«Colonnello, e se devo andare in bagno?» chiese Juan.

«Aspetterai. Siamo a cinquanta chilometri dalla prigione.»

«E se non posso aspettare?»

Sánchez si voltò e gli disse, rabbioso: «Se rovini il mio SUV, il tuo soggiorno alla prigione comincerà molto peggio di quanto tu possa immaginare».

«Immagino che non sarà piacevole, anche se il pavimento di cemento nella cella della scorsa notte era sorprendentemente comodo.»

Sánchez guardò il mercenario. «Se non riesce a tenerla, hai il mio permesso di sparargli al ginocchio.»

«Va bene» disse Juan. «Cercherò di tenermela.»

Sapeva cosa stava per succedere e voleva dare il suo contributo, se possibile, quindi cambiò posizione fingendo di essere sulle spine come se dovesse davvero andare in bagno. In realtà stava girando la gamba destra per allentare la gamba protesica. Dopo qualche momento sentì che si staccava e restava tenuta su solo dalla gamba della tuta.

Adesso era pronto per l’attacco.

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