Come Sei Bella Stasera by Carlene Thompson

Come Sei Bella Stasera by Carlene Thompson

autore:Carlene Thompson [Thompson, Carlene]
Format: epub
pubblicato: 1995-12-11T22:00:00+00:00


«Ho un segreto» annunciò Kim mentre Deborah si abbottonava la giacca del pigiama.

«Vuoi dirmelo?» chiese Deborah.

«No.»

Brian sembrava imbronciato. «Non vuole dirlo neppure a me.»

«È un grande segreto» insistette Kim mentre andava a letto e Deborah le rimboccava le coperte.

«Ne sono sicura, tesoro.» Deborah baciò la figlia sulla fronte e osservò Brian che si arrampicava sulla scaletta per salire sino al letto superiore. Due mesi prima, il bambino aveva deciso che era troppo grande per i baci, così la madre si limitò ad arruffargli i capelli. «Stasera lascio la porta aperta, così potrò sentire Kim, se dovesse tossire. Buona notte.» Guardò Scarlett accucciarsi ai piedi del letto. «A tutti e tre.»

Quando scese al piano di sotto, vide che Joe apriva la porta per far entrare Evan e Barbara. «Vi ho visti mentre accostavate» disse lui.

Barbara si tolse il cappotto. «Pensavamo di arrivare prima, ma siamo andati a mangiare fuori e il servizio è stato incredibilmente lento. Evan voleva addirittura alzarsi e andare via.»

Deborah notò che Evan sembrava stanco e irritabile, e si chiese quanto del suo cattivo umore fosse dovuto al fatto che ultimamente Barbara passava un mucchio di tempo lontano da lui.

«Novità?» chiese Evan mentre Deborah faceva accomodare tutti in salotto.

Lei e Joe si scambiarono uno sguardo. «Sì. È venuto l'agente Wylie, dell'FBI. Sembra che sabato mattina Steve abbia ritirato seimila dollari dal nostro conto in banca. Lo ha quasi prosciugato.»

«Oh, mio Dio» sussurrò Barbara «ma è terribile! L'idea è che abbia preso i soldi per scappare, vero?»

«È quello che ha detto Wylie. E forse crede che io sappia qualcosa al riguardo. Magari sarebbe stato meglio per Steve se avessi mentito dicendo che, in effetti, ero al corrente del prelievo.»

«No, è stato un bene che tu non abbia mentito» disse con veemenza Evan. «Wylie avrebbe voluto sapere com'era stata spesa quella somma, così tu avresti dovuto imbarcarti in un'altra bugia che sarebbe servita solo a peggiorare la situazione. Ma ciò non significa che Steve non abbia ritirato la somma per un motivo legittimo. Un motivo che non c'entra niente con la fuga, voglio dire.»

«Tipo?» chiese Joe.

«Tipo un regalo di Natale molto costoso.»

«Domenica, prima di scomparire, ha detto che non poteva accompagnarci al centro commerciale perché doveva partecipare a una specie di sorpresa natalizia» disse Deborah. «Ma io non ci ho creduto allora e non ci credo neppure adesso. Era solo una scusa. E posso garantirti, Evan, che lui non spenderebbe mai tutti i nostri risparmi per un regalo di Natale.»

«Accidenti» borbottò Evan. «Le cose si mettono proprio male.»

Dopo qualche secondo di silenzio, Barbara disse lentamente: «Per quanto detesti suggerirlo, forse Steve è veramente scappato. Forse l'enormità di tutto ciò gli ha dato alla testa e lui ha perso il controllo della situazione.»

«Un paio di giorni fa, avrei detto che questo era impossibile» disse Deborah. «Ma ora non so.»

Qualcuno bussò leggermente alla porta d'ingresso. Deborah andò ad aprire. Pete Griffin era sul portico, le mani piene di buste. «Non ho suonato perché pensavo che i bambini fossero a letto. Mi è



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