Corpi vili by Evelyn Waugh

Corpi vili by Evelyn Waugh

autore:Evelyn Waugh [Waugh, Evelyn]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Guanda
pubblicato: 2013-07-17T16:00:00+00:00


* * *

1 Questo racconto, leggermente ampliato, è stato recentemente inserito in una raccolta di leggende scozzesi intitolata Racconti nella nebbia, che si legge anche nelle scuole elementari. Ciò mostra la differenza che passa fra quello che viene chiamato di solito «folklore vivo» in opposizione al «folklore morto». (N.d.A.)

VIII

Due sere dopo Adam e Nina accompagnarono Ginger al ricevimento sul dirigibile frenato. Non fu una serata molto felice. La lunga corsa nella macchina di Ginger fino al desolato sobborgo in cui era ormeggiato il dirigibile li aveva messi di cattivo umore. Avevano freddo e l’allegria che aveva regnato sovrana tra loro durante tutto il tempo della cena offerta da Ginger si era ormai dispersa.

Il dirigibile, che occupava quasi tutto il campo, era ancorato a pochi piedi da terra e trattenuto da numerosi cavi sui quali i tre inciamparono molte volte prima di raggiungere la scaletta ricoperta da una guida di velluto rosso.

Gli ambienti, nell’interno, piccoli e surriscaldati, comunicavano fra loro per mezzo di scalette a chiocciola e corridoi dalle pareti metalliche. C’erano sporgenze dappertutto e la signorina Runcible, in meno di mezz’ora, era già coperta di lividi. C’erano un’orchestrina, un bar e sempre le stesse facce. Era la prima volta che un ricevimento aveva luogo su un dirigibile.

Adam salì su una specie di terrazzino. L’involucro di seta, al di sopra del suo capo, dondolava in maniera appena percettibile nella brezza notturna. I fari delle auto in arrivo illuminavano il terreno accidentato e sconnesso; qualche zotico, incuriosito dall’insolito evento, si divertiva un mondo a prendere in giro gli invitati che giungevano sul posto. Sulla terrazza, a due passi da Adam, c’era una coppia sdraiata su cuscini assorta in reciproche tenerezze. Una giovane donna che Adam non conosceva ansava, reggendosi a un sostegno: era chiaro che si sentiva male. Uno dei due innamorati accese una sigaretta e Adam riconobbe Mary Mouse e il maharajah di Pukkapore.

Nina lo raggiunse. «Mi sembra un tale spreco» disse, pensando a Mary e al Maharajah, «che due persone tanto ricche debbano innamorarsi.»

«Nina», mormorò Adam, «sposiamoci presto, vuoi?»

«Sì, è una vera seccatura non essere sposati.»

La giovane donna che si sentiva male passò vicino a loro con andatura malferma, tentando di ritrovare il suo cappotto e il suo accompagnatore per tornarsene a casa.

«… ti sembrerò assurdo», continuò Adam, «ma io sono dell’opinione che un matrimonio debba durare per un bel po’ di tempo. Non lo pensi anche tu?»

«Certo, è proprio una delle caratteristiche del matrimonio!»

«Sono contento che siamo d’accordo. Non sapevo che idee avessi in proposito. Altrimenti un matrimonio sarebbe una pagliacciata, non ti sembra?»

«Credo proprio che dovresti andare a trovare di nuovo papà», disse Nina. «Una lettera non basta. Va’ da lui e digli che hai trovato un impiego, che hai moltissimo denaro e che vogliamo sposarci prima di Natale.»

«Benissimo, lo farò.»

«Ricordi il mese scorso, quando ci mettemmo d’accordo perché tu andassi da lui, la prima volta?… Proprio come ora… Eravamo al ricevimento offerto da Archie Schwert…»

«Oh, Nina, quanti ricevimenti!»

(… ricevimenti mascherati, ricevimenti in costume da selvaggi, in costume



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