Curare e prendersi cura by Jacob Stegenga

Curare e prendersi cura by Jacob Stegenga

autore:Jacob Stegenga
La lingua: ita
Format: epub
editore: Aboca
pubblicato: 2021-11-17T00:00:00+00:00


7.7 I meccanismi

Negli ultimi anni, la filosofia della scienza ha iniziato a usare il termine “meccanismo” in senso più tecnico. A grandi linee, i meccanismi vengono definiti come reti interconnesse di entità e attività che generano particolari output da particolari input. La nozione di meccanismo è molto pertinente alle scienze biomediche, un campo in cui gli oggetti di studio sono spesso delle aggregazioni complicate di parti microfisiologiche e le loro interazioni.

Nell’epistemologia della ricerca biomedica ci sono tre principali punti di vista circa il ruolo dei meccanismi nell’inferenza causale (e specificamente nella valutazione dell’efficacia del trattamento medico). Due di questi si pongono agli estremi opposti e il terzo si colloca in un punto intermedio fra i primi due.

Uno di questi punti di vista, spesso propugnato dai fautori dell’EBM, è la tesi della black box o scatola nera, secondo la quale l’inferenza causale in medicina dovrebbe basarsi esclusivamente sui risultati quantitativi degli studi randomizzati o di altri studi di popolazioni (chiamerò questi risultati “prove statistiche”). Se i risultati degli studi dicono che il farmaco f causa x, allora i fautori della tesi della scatola nera sostengono che si debba credere che f causi x. Le basi meccanicistiche delle malattie e degli interventi sono considerate appunto come delle “scatole nere”: non è necessario comprenderle o spiegarle per credere che f causi x.

Al suo opposto si colloca invece la tesi dei meccanicisti, secondo la quale l’inferenza causale in medicina deve essere almeno in parte basata su prove meccanicistiche. Il termine prove meccanicistiche riassume il concetto di inferenze basate su ragionamenti che spaziano dalla conoscenza dei meccanismi agli effetti attesi degli interventi. I meccanicisti sostengono che, per giustificare delle inferenze causali sugli interventi, le prove statistiche da sole non siano sufficienti ma debbano essere supportate da prove meccanicistiche. Alcuni meccanicisti vanno oltre, affermando che le prove meccanicistiche da sole possono essere sufficienti a giustificare delle inferenze causali sugli interventi. Nel primo caso, se i risultati degli studi dicono che f causa x, in assenza di prove meccanicistiche riguardo a f i meccanicisti sostengono che non dovremmo credere che f causi x. Nel secondo caso, se ci sono prove meccanicistiche che f causa x, ciò è sufficiente per credere che f causi x anche in assenza di prove statistiche del nesso causale.

Una posizione intermedia fra le due appena descritte è quella della tesi pluralista, secondo la quale né le prove statistiche né quelle meccanicistiche sono necessarie a un’inferenza causale, anche se la conoscenza riguardo ai meccanismi può talvolta o sovente contribuire a giustificare le inferenze causali. L’illustre epidemiologo e statistico Sir Bradford Hill era un fautore di questa tesi e sosteneva che, quando si tratta di valutare le ipotesi causali in medicina, si può fare ricorso a prove ed evidenze di molti tipi, ma nessuna di queste è necessaria e tutte possono essere utili (§9.2). Nei dibattiti epistemologici del passato si sarebbero usati altri termini: il razionalismo circa le inferenze causali in medicina è il vecchio termine con cui ci si riferiva alla tesi dei meccanicisti,



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