Dalla parte di Alba by Michela Monferrini

Dalla parte di Alba by Michela Monferrini

autore:Michela Monferrini
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2023-02-01T20:27:36+00:00


Le onde, le bombe, il ritorno

Bari, via Putignani 247 e via Andrea da Bari 71 – Napoli, via Monte di Dio 61 – Roma, via Duse 53 e via Savoia 12, 1943-1945

«Di che colore è il mare?» Franco continuava a chiederlo nei primi giorni a Bari senza sole e pareva la domanda di uno ai cui occhi non è dato vedere, invece domandava di quel mare che a lui si mostrava azzurro in fondo alla città vecchia mentre per lei era sempre grigio.

Erano arrivati il 27 novembre, del ’43, arrampicati su un carro bestiame mangiando carrube sgranate direttamente dal baccello, e prima a San Severo a piedi, dopo l’attraversamento delle linee.

Quasi subito, lasciando il rifugio dopo trentasette notti di bosco, il maltempo li aveva sorpresi ritardando l’arrivo al Sangro di alcune ore: avevano deciso di oltrepassarlo di notte, così da non farsi vedere dai soldati di vedetta sulle colline, e invece erano alla riva con il sole nascente e il fiume ingrossato.

Si sentivano già esausti quando Fioravante aveva lanciato un sasso nella corrente per conoscere la profondità del fondale e aveva detto «Uno alla volta», ed erano le prime parole pronunciate da che si erano mossi. Come aveva annunciato, Fioravante li aveva presi a turno sulle spalle e li aveva lasciati nell’acqua quando quella arrivava solo a mezzo busto e già erano vicini all’altra sponda.

Dopo quel battesimo, fradici ma con la sensazione di avercela fatta, il gruppo si era sciolto: avevano mete diverse, Fioravante sarebbe tornato verso il bosco, e solo Alba con Franco e Antonio, con loro fin dall’inizio e che ora li aveva convinti, puntavano a Bari liberata e al lavoro partigiano di Radio Bari, che tante notizie aveva fatto giungere in Abruzzo, nei territori occupati e indirettamente a loro, dalla crocchia dei capelli di Mariuccia.

Nelle campagne avevano trovato un casolare che pareva sicuro; un grande albero di mele rosse li aveva invitati ad avvicinarsi e un contadino li aveva accolti. L’ennesima umile mano che si era tesa verso di loro era quella, segnata dal tempo, di Olinto.

«Da dove venite?» aveva chiesto, e all’inizio era sembrato diffidente, ma poi li aveva guardati bene, e aveva capito prima ancora che loro rispondessero.

«Avete attraversato le linee con il tempo che ha fatto? Anche lei, con loro?» aveva chiesto ad Alba, stupendosi di come una donna potesse essere riuscita nell’impresa; così aveva voluto lasciarle la sua propria camera per la notte, le aveva preparato il letto con una coperta di lana bianca profumata di pulito e aveva tirato le tende a oscurarla, nascondendole la vista dell’albero di mele, nascondendo lei alla vista dall’esterno.

Mai più Alba avrebbe dimenticato quella notte, di nuovo dopo mesi un vero materasso, un pasto, una camera, una casa che pareva candida come quella coperta: fuori dal tempo di guerra che su tutto aveva gettato il suo nero manto.

All’alba avevano salutato Olinto e ripreso il cammino. Antonio e Franco avevano scelto il percorso interno, mentre tanti altri avevano preso la via del mare, dirigendosi verso l’Adriatico e poi cercando un’imbarcazione clandestina, nei porticcioli presidiati dai tedeschi.



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