Debito di ossa by Terry Goodkind

Debito di ossa by Terry Goodkind

autore:Terry Goodkind
Format: mobi
Tags: Fantasy
editore: Fanucci
pubblicato: 2011-11-13T23:00:00+00:00


Le mosche ronzavano attorno a frammenti essiccati di viscere, tutto ciò che restava degli amati maiali irsuti di Abby. A quanto pareva, era stato macellato e portato via anche il bestiame da riproduzione che i suoi genitori le avevano dato come regalo di nozze.

I genitori le avevano scelto anche il marito, un uomo che non aveva mai visto prima e che veniva da Lynford, la città dove sua madre e suo padre comperavano i maiali. Abby si era sentita struggere dall'ansia al pensiero dello sposo che i genitori avrebbero scelto. Aveva sperato in un uomo allegro, capace di alleviare con un sorriso le difficoltà della vita.

Quando l'aveva visto per la prima volta, aveva considerato Philip la persona più seria al mondo. Sembrava che il suo giovane viso non avesse mai sorriso. La prima notte dopo l'incontro si era addormentata piangendo al pensiero di dovere condividere la vita con un uomo tanto rigido. Aveva immaginato la sua vita stretta nei denti acuminati di un cupo destino.

Abby aveva poi scoperto che Philip era un gran lavoratore che guardava la vita attraverso un ampio sorriso. Quel primo giorno, come aveva scoperto in seguito, aveva mostrato il suo volto più severo affinché la nuova famiglia non lo considerasse uno scansafatiche da non prendere in considerazione per la figlia. In breve Abby aveva imparato che Philip era un uomo su cui si poteva contare e, quando era nata Jana, lo amava.

Ora Philip, come molti altri, contava su di lei.

Abby si pulì le mani dalla terra dopo avere sepolto di nuovo le ossa di sua madre. Notò che gli steccati, che Jana aveva visto riparare dal padre tante volte, erano tutti rotti. Tornando verso casa, si accorse che mancavano le porte della stalla, che non c'era più nulla di ciò che uomini o animali potevano mangiare. Abby non ricordava di avere mai visto casa sua tanto vuota e triste.

Non importa, si disse. Non importa, se solo le avessero reso Jana. Gli steccati potevano essere ricostruiti, i maiali rimpiazzati, in qualche modo, un giorno. Jana non avrebbe mai potuto essere rimpiazzata.

«Abby», chiese Zedd scrutando le rovine della casa, «come mai non hanno catturato anche te, assieme a tuo marito, a tua figlia e a tutti gli altri?»

Abby attraversò l'uscio divelto, pensando che la sua casa non le era mai parsa tanto piccola. Prima di andare ad Aydindril, alla Fortezza del Mago, le era parsa grande come qualsiasi cosa potesse immaginare. Qui Philip aveva riso e riempito la semplice stanza con il suo conforto e la sua conversazione. Per Jana con il carbone aveva disegnato animali sul focolare in pietra.

«Sotto quella porta c'è la cantina delle radici commestibili», spiegò indicando col dito. «Ero lì quando ho sentito le cose di cui ti ho parlato.»

Zedd passò la punta dello stivale sul buco del nocchio in cui infilare un dito per sollevare la botola. «Stavano portando via tuo marito e tua figlia e tu sei rimasta laggiù? Mentre tua figlia ti chiamava urlando, tu non sei corsa in suo aiuto?»

Abby raccolse la voce.



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