Della gentilezza e del coraggio by Gianrico Carofiglio

autore:Gianrico Carofiglio [Carofiglio, Gianrico]
La lingua: eng
Format: epub, mobi
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2020-08-04T07:38:25+00:00

Discussioni ragionevoli

L’alternativa al discorso manipolatorio, segnato dall’uso sistematico, più o meno consapevole, degli argomenti fallaci, è la discussione ragionevole, caratterizzata dal rispetto di regole che sono etiche ed epistemologiche al tempo stesso.

A partire dal secondo dopoguerra si fece sempre più strada la constatazione di una radicale inadeguatezza del razionalismo cartesiano (per cui sarebbe razionale solo ciò che si presta a una dimostrazione formale, di tipo deduttivo e dall’esito necessario e non discutibile) ad affrontare i temi del dibattito civile, politico e a rendere conto dei ragionamenti quotidiani, giudiziari e relativi alle scienze della natura.

Si prendeva atto di come restassero fuori dai rigidi confini del ragionamento formale – e dunque dall’ambito di quell’idea rigida di ragione – il probabile, il verosimile, l’incerto, l’opinabile.

Però, chiariva Chaïm Perelman – fondatore insieme a Lucie Olbrechts-Tyteca della nuova retorica, intesa come metodo dell’argomentazione –, è solo nel campo dell’opinabile, del preferibile (escluso dall’orizzonte della razionalità formale), che si svolge il dibattito sui valori. Dall’esito di questo dibattito dipendono le scelte e l’azione in campi fondamentali per la vita collettiva, a cominciare dalla politica.

Accettare l’idea di una razionalità limitata all’ambito del ragionamento formale di tipo logico-deduttivo significa relegare il dibattito sui valori nei territori della suggestione, della manipolazione, della violenza, del dogmatismo.

La nuova retorica di Perelman e Olbrechts-Tyteca, elaborata dichiaratamente per opporsi a questo rischio, ha per oggetto “lo studio delle tecniche discorsive atte a provocare o accrescere l’adesione delle menti alle tesi che vengono presentate al loro assenso”. Essa è un sistema logico che non si occupa di dimostrazioni (vale a dire di procedure tipiche della logica, della matematica, delle scienze esatte, che si muovono da premesse assiomatiche per giungere a conclusioni necessarie e non discutibili, come i teoremi) e il cui scopo è quello di condurre a verità accettabili, a proposizioni condivisibili. La nuova retorica ha per oggetto di studio i mezzi di prova non dimostrativi, cioè i mezzi di prova tipici del diritto, dell’etica, della filosofia, della politica. Bobbio la definisce come la logica delle scienze non dimostrative (qui il termine “logica” è usato in senso ampio, non circoscritto alla logica formale).

In sintesi: la sua procedura è l’argomentazione, il suo obiettivo la minimizzazione del dissenso in tutti i campi di cui sopra.

Negli scorsi decenni due studiosi olandesi, Frans van Eemeren e Rob Grootendorst, hanno elaborato un metodo teorico-pratico per la discussione ragionevole, sintetizzandolo anche in un vero e proprio schema di regole operative.

Tali regole definiscono un modello ideale il cui scopo è di ostacolare l’uso di fallacie e mantenere la discussione su un piano di razionalità condivisa sia dai contendenti, sia dall’eventuale pubblico.

Vediamo qui quelle di maggiore utilità pratica, nella prospettiva di fornire un breviario minimo di autodifesa dialettica e di lettura critica dei dibattiti pubblici.

In primo luogo, una norma generale d’uso del linguaggio in base alla quale non sono consentite espressioni ambigue, deliberatamente oscure, tali da generare confusione e impedire in radice un dibattito regolare. Un disaccordo può essere risolto solo se una parte non fraintende quanto affermato dalla controparte.

L’antidoto fondamentale alla

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