Demon's night by Gena Showalter

Demon's night by Gena Showalter

autore:Gena Showalter [Showalter, Gena]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-27T08:44:18+00:00


12

Maddox prese Ashlyn sotto le braccia e la sollevò da terra, poi strappò con i denti il reggiseno. La stoffa leggera si aprì, rivelando il seno più sexy che avesse mai visto.

Era morbido e pieno, con capezzoli rosei che parevano fatti apposta per essere assaporati. Non poteva più trattenersi: tutto in lui anelava a un contatto ravvicinato.

Succhiò un capezzolo duro, umido e ardente. Ashlyn gemette, gettò la testa all’indietro e si inarcò verso di lui, come in una muta supplica. Voleva di più. Maddox guizzò avanti e indietro con la lingua, poi passò all’altro capezzolo e gli riservò lo stesso trattamento.

Il sangue gli ribolliva di desiderio, ma la posò per terra e la spinse verso il lavandino. Senza una parola le porse lo spazzolino che Ashlyn aveva usato anche prima e prese il proprio. Voleva essere perfetto per lei.

Lei lo fissava con aria intontita e confusa, poi le guance si coprirono di un rossore imbarazzato. Perché? Si lavarono i denti in silenzio, quindi Ashlyn rimase davanti allo specchio e si aggrappò al lavandino come se non sapesse cosa fare e avesse paura a chiederlo.

«Via anche queste» disse Maddox, stringendo l’orlo delle mutandine.

«Per favore.»

Lei le fece scivolare lungo i fianchi con aria nervosa e poi le scavalcò.

Per tutti gli dei! Maddox crollò quasi per terra: un piccolo, morbido triangolo color del miele le spuntava dalle cosce arrotondate. Con le narici frementi davanti a tanta bellezza, la prese in braccio, entrò nella vasca e tirò la tendina. Ashlyn sussultò quando il getto d’acqua la colpì, poi gemette estatica man mano che si abituava a quel calore delizioso. Maddox desiderò essere stato l’artefice di quel gemito.

Presto sarebbe stato così, promise a se stesso.

Ashlyn era già tutta bagnata, con i capelli appiccicati al collo e alla schiena. Il sedere disegnava una curva perfetta e pareva fatto apposta per le sue mani. Gli piaceva il fatto che non fosse pelle e ossa.

«Deliziosa» mormorò. Poi lo colse un dubbio: doveva farla girare, o tenerla stretta da dietro? Doveva restare in piedi o adagiarla sul fondo della vasca? Era la sua prima doccia con una donna e non sapeva bene come muoversi.

Mia… posso fare… tutto.

L’istinto e migliaia di anni di fantasie ebbero il sopravvento: Maddox annullò ogni distanza tra di loro e sfregò la sua erezione contro il solco tra le natiche, strappandole un fremito. Allungò un braccio e afferrò la saponetta al profumo di pino che usava ogni mattina per liberarsi degli ultimi effetti delle dure prove notturne.

Ashlyn cercò di girarsi per guardarlo in faccia, ma lui la tenne ferma, appoggiandole il mento in cima alla testa. Si sentiva già vicino al limite e non voleva spingersi troppo oltre. Al momento controllava appena lo spirito: Violenza sembrava pronto a balzare fuori dal suo corpo e a toccare direttamente Ashlyn.

«Sei fatta per il sesso, lo sai?» le mormorò all’orecchio, leccandole il lobo delicato.

«Lo scopriremo presto, immagino» rispose lei con voce tremante.

Era fatta per lui: non avrebbero potuto scegliere un’Esca più perfetta. Se era stata mandata per distrarlo, ci stava riuscendo in pieno.



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