Desiderio conosciuto by Lora Leigh

autore:Lora Leigh [Leigh, Lora]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852058707
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

11

La “baita” di Mary Greer era una grandiosa villa di tre piani con venticinque suite per gli ospiti. Si ergeva in una valle incontaminata tra boschi di querce, abeti enormi e gli splendidi fusti dei pioppi del Nord America, gli aspen da cui la cittadina del Colorado aveva tratto il nome. Un grande lago costeggiava la proprietà, mentre accanto alla villa sorgevano la scuderia e i capannoni per gatti delle nevi. Sul retro si estendeva un reticolo di siepi sempreverdi che formavano un ampio labirinto; la facciata, invece, dava sul parcheggio coperto e sulla rotonda in cui sfociava il viale che collegava la baita alla strada.

Limousine, fuoristrada e macchine sportive riempivano la rotonda quando John e Bailey arrivarono, mentre una processione di autisti e domestici portava i bagagli in casa, poi smistati dall’ottima servitù di Mary nelle suite assegnate. Oltre cinquanta ospiti erano stati invitati per un soggiorno di due settimane, un evento così speciale da suscitare l’invidia di coloro che ne venivano esclusi.

Vestita in candidi pantaloni invernali di cashmere, maglione e giacca, Bailey scese dalla limousine aiutata da John e studiò la sontuosa dimora che faceva a pugni con quel panorama così puro e cristallino. Non per la prima volta, si chiese che cosa avesse in testa la gente tra cui era cresciuta.

— Bel posto — commentò lui, posandole una mano sulla schiena mentre si dirigevano verso l’ingresso, oltre il quale si intravedeva l’atrio, in marmo bianco, della baita.

— Tu dici? — gli borbottò in risposta. — Io ho sempre giudicato questo posto un inutile sfoggio di ricchezza. Troppo grande, troppo ostentato e decisamente pacchiano. È forse l’unica proprietà di Mary che mi spinge a dubitare del suo buon gusto.

Nessuno aveva sentito quell’impietoso giudizio, ma John era certo che Bailey non avrebbe esitato a ripeterlo persino alla padrona di casa. A lei non piaceva quello stile di vita, era un fatto ormai assodato. Per questo non si stupì dell’amarezza che le riempiva la voce, e poi del disappunto con cui guardò gli ospiti che conversavano sotto il grande portico.

— Signorina Serborne, signor Vincent, bene arrivati — salutò il maggiordomo di Raymond e Mary, doverosamente in piedi sulla porta. — I signori Greer vi attendono in biblioteca per una chiacchierata tra amici. Se volete seguirmi...

Procedendo imperturbabile, con il naso all’insù e l’aria impettita di chi è convinto fino al midollo dell’importanza del proprio ruolo, il domestico di mezza età fece strada attraverso l’atrio per poi imboccare un corridoio dal pavimento in marmo rosa che conduceva in un’altra ala della villa. Poi aprì una porta e con un inchino dal sapore ottocentesco annunciò: — La signorina Serborne e il signor Vincent.

John posò di nuovo la mano sulla schiena di Bailey mentre entravano, sentendo la tensione che la irrigidiva. Lei odiava Raymond Greer. Non c’era mai stato un solo confronto tra loro che non fosse finito con animosità reciproca, anche quando erano colleghi. Lei sapeva che l’unico a guadagnarci era il loro capo, ma non riusciva a controllarsi.

Fino a quando non era tornata ad Aspen.

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