Diario by Gyorgy Lukacs

autore:Gyorgy Lukacs
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2014-01-25T23:00:00+00:00

L'ALTRO PROCESSO

L'edizione tedesca de L’anima e le forme è dedicata a Irma Seidler. Lukacs l’aveva conosciuta alla fine del 1907 e insieme, nell'estate successiva, si erano recati in Italia, a Firenze. In quello stesso anno, ella sposò Kàroly Réthy, un pittore di Nagybànya e andò con lui a abitare nella ‘colonia’. Aveva studiato pittura con Ferenczy, traendo ispirazione dalle sue atmosfere nostalgiche, dal suo misurato patetismo, per qualche illustrazione di favole, qualche paesaggio di maniera. Sei certo che lo meriti? - chiede Popper all’amico che gli confessa l'intenzione di dedicare ad Irma il suo libro di saggi - riflettici ancora; comunque « non ritengo possibile che tu lo faccia aperta· mente. Quanto a un’altra forma, dissimulata... ». Ma per Lukàcs il libro assume addirittura il ritmo della sua esperienza con Irma : Novalis è la Stimmung dell'incontro, Kassner Ravenna e Firenze, Storni le lettere da Nagybanya, Sterne le ‘dissolute’ voci dell’inverno dopo la rottura.55 Persino l'Ernst è un Irma-Essay. E dunque la dedica è necessaria: « in die Hànde sei dies Buch gelegt, die es mir gaben »? « Dem Andenken meiner ersten Florentiner Tage»? oppure, semplicemente « Irma von Réthy-Seidler, in dankbarer Erinnerung»? Ma una dedica si impone: « In memoriam 18 XII 1907 »,56 in memoria del giorno dell’incontro. La memoria è la dimensione del loro incontro e del loro rapporto. Non vi è che una differenza ‘impercettibile’ tra questa idea di dedica e quella definitiva: al posto della data, il nome di Irma.

Questa ‘impercettibile’ differenza è tale da sconvolgere non solo l’esistenza di Lukacs, ma da creare un vortice nel suo stesso pensiero. Irma doveva essere la donna lontana, cui dedicare la forma stessa del saggio. Di più, Irma doveva essere ciò a cui si rinuncia per poterlo riavere come valore, nella forma più alta, sottratta alle oscillazioni dell’estetico. Ma Irma doveva anche esistere, continuare ad esistere, pena la falsità di questa stessa rinuncia - come continua ad esistere Regina dopo che Kierkegaard ha dovuto lasciarla.

Nel Diario Irma è « la bella donna della mia mente », la sola che potrebbe aiutarlo, la sola alla quale egli potrebbe « all mein Leid klagen ». « Il ricordo di un solo episodio con lei è più di una vita che si possa passare con un’altra », e sono questi ricordi a ricondurre al pensiero de la vita, a far riconoscere la possibilità di un centro nella vita. La ricerca del centro costituisce il senso stesso dell’opera — ma come pretendere il diritto di trascinare questa donna in tale ricerca? L'opera, la ‘mistica’ del Werk, è contrappunto costante al tema dell’amore. L’amore diviene Astralliebe57 - esattamente come l’amicizia con Popper Sternenfreundschaft - poiché la sua forza indica, si, il centro che renderebbe autentica la vita, ma questo centro è ricercabile soltanto sacrificando il suo presente. « Credo a qualcosa del genere: ci incontreremo a Firenze in autunno. Oppure: un giorno mi scriverà, e allora... Vediamo: nel frattempo? Lavorare (corsivo nostro), come se avessi almeno settantanni, come se non ci fosse niente altro al mondo che scrivere qualche saggio, qualche libro».

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