Digitale by Francesco Di Costanzo & Domenico Bonaventura

Digitale by Francesco Di Costanzo & Domenico Bonaventura

autore:Francesco Di Costanzo & Domenico Bonaventura [Costanzo, Francesco Di & Bonaventura, Domenico]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2021-04-29T04:00:00+00:00


CAPITOLO VIII

La 151, una nuova legge per la comunicazione e informazione pubblica. Indispensabile

Le tracce che il 2020 ha lasciato saranno ben visibili. Certamente per la piaga della imprevedibile pandemia e per i suoi effetti drammatici. Sicuramente per l’enorme riflettore sul mondo del digitale, come abbiamo già detto. Eppure, c’è stato spazio per dare avvio a un percorso che porterà buoni frutti. Il 2020 è stato infatti anche l’anno dell’avvio ufficiale di un percorso istituzionale verso una nuova legge per la comunicazione e informazione pubblica. Il 9 gennaio 2020 c’è stata la prima riunione del tavolo di lavoro, voluto dall’allora ministra Fabiana Dadone, coordinato da Sergio Talamo e con la partecipazione di tutte le principali organizzazioni della PA, del giornalismo, della comunicazione, del digitale, delle università.

Quello che conduce alla 151 (questo il nome che ormai con consuetudine viene dato alla riforma della legge 150 del 2000) è un viaggio lungo e tortuoso. Ma indispensabile. Fin dalla nascita di PA Social, questo è stato uno degli obiettivi e con grande forza e convinzione lo abbiamo sostenuto in tutte le sedi. In questo senso abbiamo sempre operato, convinti che quella legge fosse abbondantemente superata dai tempi, dalle innovazioni e, quindi, dalle abitudini e dal modo di lavorare quotidiano di giornalisti, comunicatori, social media manager, portavoce.

È abbastanza chiaro e scontato che una legge del 2000 non possa rispondere appieno alla realtà attuale del mondo della comunicazione e dell’informazione. Un’affermazione forse anche banale, non per tutti purtroppo, ma oggi largamente condivisa nel settore. Se oggi ne parliamo con buone possibilità di raggiungere l’obiettivo e, seppure con punti di vista e sfumature diverse, a un tavolo e con un documento condiviso da tutti, credo di non andare lontano dalla verità se dico che una bella fetta del merito è del lavoro di proposta, spinta, confronto ed entusiasmo portato avanti da PA Social dal 2015 a oggi.

Ma torniamo indietro. PA Social, oltre a promuovere costantemente iniziative e attività di divulgazione, di formazione e di confronto, ha da subito avviato un percorso di interlocuzione con la parte politico-istituzionale. La nostra proposta/richiesta di riconoscimento delle professionalità operanti nell’ambito della comunicazione e informazione pubblica digitale è sempre stata sul tavolo, ben presente. Al Forum PA del 2017 ci siamo presentati addirittura con un modello organizzativo già strutturato, quello che oggi è al centro della possibile riforma, un modello da redazione unica, un’Area dedicata alla comunicazione e informazione all’interno della struttura degli enti pubblici, che metta insieme molte funzioni oggi erroneamente separate e distanti e integri e potenzi le tante professionalità in campo (giornalisti, comunicatori, manager della comunicazione digitale).

La nostra richiesta non era quindi soltanto di modificare lo status quo, ma anche di prendere parte attivamente a questo processo. Il percorso ha da sempre avuto il sostegno e la speranza di tantissimi professionisti in tutta Italia, anche se nei primi anni è probabilmente mancato un interesse concreto da parte della politica, più che altro la volontà di aprire un percorso di riforma vero e proprio.

Nel 2019 qualcosa in questo senso ha iniziato a muoversi.



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