Dimmi il tuo segreto by Lucie Whitehouse

autore:Lucie Whitehouse [Lucie Whitehouse]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2014-12-31T16:00:00+00:00

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Hannah era distesa supina, gli occhi aperti. La loro camera da letto era sul retro della casa e non arrivavano mai rumori né luce dalla strada, mentre lì, nella stanza degli ospiti, un chiarore arancione filtrava dalle tende e chiazzava il soffitto, e di tanto in tanto, perfino a quell’ora tarda, una macchina passava lenta lungo la strada, i fari che spazzavano le pareti come il fascio di luce di una torcia. Non se la sentiva di andare nella camera accanto e dormire nel loro letto, però: era troppo confusa, troppo in collera. Lì, invece, era zona franca, terra di nessuno.

Voltò la testa e guardò la sveglia sul comodino. Le 2:47. Chissà cosa stava facendo Mark? Forse era in aereo, già in volo o sul punto di decollare. Forse riposava già: anche se si era abituato al fuso orario di New York nei giorni precedenti, era una di quelle persone con il dono di dormire a qualsiasi ora, in ogni posto, sfruttando ogni momento libero. Quando prendevano un volo notturno insieme, lui arrivava fresco e riposato, mentre lei, che aveva passato il tempo a scegliere film e cercare di leggere con la lucina in dotazione, arrancava come se l’avessero sottoposta a qualche pratica medica sperimentale. D’altra parte, cosa poteva tenerlo sveglio? Non aveva idea di tutto ciò che lei aveva scoperto.

Si voltò, dando le spalle alla finestra e alla luce rossastra della sveglia, chiuse gli occhi e cercò di nuovo una posizione comoda. Adesso il problema era il braccio, che le dava fastidio sotto il corpo ma che non riusciva nemmeno a tenere disteso davanti a sé. Il vero problema, però, erano i suoi pensieri, che continuavano a turbinare nonostante gli sforzi di metterli a tacere. Aveva preparato quel letto con lenzuola pulite, aveva guardato per un’ora programmi insulsi in televisione e aveva fatto un bagno caldo con una vecchia copia di Il nostro agente all’Avana. Adorava quel romanzo, l’aveva letto molte volte, eppure quella sera i suoi occhi continuavano a scivolare via dalla pagina e nessuna battuta la faceva sorridere.

Prima, però, aveva letto per tutto il pomeriggio. Aveva cancellato l’e-mail di Mark senza rispondere, poi era tornata al computer e aveva letto un articolo dietro l’altro, finché la luce del monitor non le aveva fatto male agli occhi. Ogni nuovo dettaglio le suscitava repulsione, le parole che le balzavano davanti agli occhi in tutto il loro orrore – Morte! Sadomasochismo! Corde! Cocaina! – eppure aveva continuato a cliccare sul pezzo successivo, con il fervore di una drogata.

La storia era stata riportata perfino sulla stampa estera, anche se solo in trafiletti. Come aveva fatto a sfuggirle, all’epoca? Forse non era andata così; forse aveva letto i titoli e aveva deciso che non voleva sentire il resto, i dettagli più squallidi su quel playboy e la ragazza amante delle feste, e della brutta fine che avevano fatto. Inoltre Reilly era un cognome abbastanza comune; non poteva far scattare qualcosa in lei quando aveva conosciuto Mark. Eppure era anche possibile che la notizia le fosse sfuggita del tutto.

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