Disastri by Daniil Charms

Disastri by Daniil Charms

autore:Daniil Charms [Charms, Daniil]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marcos y Marcos
pubblicato: 2020-12-29T23:00:00+00:00


Alla fine di febbraio Alisa è stata in qualche modo da me. Si è chiarito che lei ama Petr Pavlovič e che vive con lui.

L’imbianchino s’è seduto sulla piattaforma e ha detto:

– Tirate allora fino a quella tacca, e stop.

Petrov e Zanzarov si sono aggrappati alla corda.

– Andiamo! – ha detto l’imbianchino, e la piattaforma ha cominciato a salire.

L’imbianchino ha spinto la parete con le mani. La piattaforma con l’imbianchino si è staccata dalla parete e poi è volata ancora contro la parete. E l’imbianchino ha spinto ancora la parete con le mani.

Petrov e Zanzarov han tirato la corda. Ora Petrov, ora Zanzarov. Quando uno tirava, l’altro a ogni buon conto teneva il capo libero della corda.

L’imbianchino saliva sempre più in alto. Al primo piano c’era una cooperativa.

L’imbianchino è arrivato fino all’insegna e si è appoggiato con le gambe alla lettera ‘O’.

Allora Zanzarov si è aggrappato alla corda e la piattaforma con l’imbianchino si è fermata di fronte alle finestre del secondo piano.

L’imbianchino ha ripiegato le gambe sotto di sé per non rompere il vetro della finestra, ma in quel momento alla corda si è aggrappato Petrov, e l’imbianchino si è trovato di fronte alla parete tra il secondo e il terzo piano.

Sulla parete c’era scritto col gesso “Van’ka imbecille, e Nataša scema”.

– Ma guarda te – ha detto l’imbianchino e ha sporto la testa. – Fin qui, diavoli, sono arrivati!

Ma alla corda si è aggrappato ancora Petrov e l’imbianchino ha visto davanti a sé una finestra aperta, e dentro la finestra una stanza. Nella stanza c’erano due uomini, uno con una giacca e l’altro, sembra, senza giacca.

Quello che aveva la giacca aveva afferrato quello che non aveva, sembra, la giacca, e lo stava strangolando.

Ma in quel momento alla corda si è aggrappato Petrov e l’imbianchino ha visto davanti a sé il cornicione arrugginito.

– Ferma! – ha gridato l’imbianchino. – Portatemi indietro!

Petrov e Zanzarov han tirato su la testa e hanno guardato l’imbianchino.

– Cosa guardate? Giù! Presto! Lì stanno strangolando uno alla finestra! – ha gridato l’imbianchino e ha dato un calcio alla finestra aperta.

Petrov e Zanzarov si sono agitati e si sono aggrappati tutti e due alla corda. L’imbianchino è volato direttamente fino al quarto piano, dopo aver colpito il cornicione con la gamba.

– Giù, diavoli! – ha gridato l’imbianchino, lo si sentiva in tutta la strada.

Petrov e Zanzarov si vede che hanno capito cosa dovevano fare hanno cominciato pian piano a calare la corda. La piattaforma ha cominciato a scendere. In strada cominciava a radunarsi una folla.

L’imbianchino si è sporto fuori e ha dato un’occhiata attraverso la finestra.

L’uomo senza giacca era steso sul pavimento, e l’uomo con la giacca era seduto sopra di lui e continuava a strangolarlo.

– Cosa fai? – gli ha gridato l’imbianchino. L’uomo con la giacca non s’è neanche girato, ha continuato a strangolare l’uomo senza giacca.

– Cosa succede? – hanno gridato dal basso Petrov e Zanzarov.

– Qui c’è un uomo che ne strangola un altro! – ha gridato l’imbianchino. – Adesso te la do



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