Due donne e quattro domande nella foresta della vita by Tessa Randau

Due donne e quattro domande nella foresta della vita by Tessa Randau

autore:Tessa Randau [Randau, Tessa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2021-05-12T12:00:00+00:00


«Fantastico!» Il viso dell’anziana s’illuminò passo passo, mettendo in risalto rughe a raggera attorno agli occhi. Nel frattempo stava scendendo una pioggerellina fine che mi aveva già spruzzato il volto. In città avrei estratto subito l’ombrellino portatile che avevo sempre in borsa per quelle occasioni. Ma lì nel bosco, accanto all’anziana signora, mi sarei sentita un po’ sciocca. Così lasciai che la pioggia mi rigasse il viso e mi sorpresi nel constatare quanto fossero rinfrescanti quelle gocce sulla pelle.

«Anche in caso d’imbottigliamento la mia scala di valori si è rivelata utilissima» dissi.

«Imbottigliamento?»

«Sì, sono anni che m’arrabbio tutte le mattine per il traffico e quando arrivo in ufficio sono già snervata.»

«Che numero assegnerebbe quindi all’imbottigliamento mattutino?»

«Fino a un paio di giorni fa sembrava un 80 netto.»

«E cos’è cambiato?»

«Il mio approccio. Ora cerco di vederla così: sto lì nella mia auto, asciutta e al calduccio, e arrivo a destinazione senza alcuna fatica fisica. Rispetto a una lunga passeggiata sotto la pioggia e le intemperie o a una corsa sui mezzi con numerosi cambi d’autobus, è un viaggio di lusso.»

«Ben detto.» L’anziana sorrise. «E adesso come valuta l’imbottigliamento?»

«A quota 20, se proprio. Ovvio, continuo a trovare stupido che ogni giorno mi vengano rubati minimo trenta minuti della mia vita. Ma mi agito molto meno.»

L’anziana signora mi fece un occhiolino complice. «Vedo uno spiraglio affinché questo “viaggio di lusso” arrivi persino tra 1 e 5.»

«Intende che dovrei organizzarlo in modo che diventi uno spasso?»

«Esatto!» l’anziana annuì. Continuammo la passeggiata e io ripensai alle sue parole. Il sentiero davanti a noi si allargò e il frutteto apparve nel campo visivo. I rami dei meli erano così carichi di frutti rossi da flettersi sotto il loro peso.

«Ah!» gridai d’improvviso. «Libri!»

«Come, scusi?» L’anziana mi guardò un po’ confusa.

«Ci sono tanti di quei libri che avrei voluto leggere negli ultimi anni, ma non ne ho avuto il tempo. Potrei acquistarli in forma di audiolibro e ascoltarne qualche brano ogni mattina con tutta calma. Oppure potrei finalmente approfondire le mie nozioni di spagnolo.» Da quando era nato il piccolo, il cd di spagnolo giaceva abbandonato nel cassetto della scrivania, trascinandosi da un elenco all’altro delle cose da fare.

«Varrebbe la pena tentare» osservò l’anziana sorridendo soddisfatta, poi staccò una mela rossa, matura e bagnata, e la morse con gusto.

Guardai l’orologio e sobbalzai per il terrore. “Dannazione” pensai, perché ero già in ritardo di dieci minuti.

«Mi spiace, devo andare» dissi nervosamente. «Mi può rivelare alla svelta la terza domanda?»

«Purtroppo no» rispose l’anziana dispiaciuta, addentando di nuovo il frutto.

«E perché no?»

«Perché deve imbattersi da sola in questa domanda.»

“Oh no,” pensai “ci mancava pure questa!” Ma in realtà chiesi: «E come dovrebbe verificarsi?».

Nel frattempo le goccioline erano diventate spessi fasci di pioggia che si rovesciavano su di noi. Eppure l’anziana signora sembrava non farci caso.

«Semplicissimo» ribatté. «Stia attenta alla prossima cosa che la colpisce nella sua routine quotidiana. E allora troverà la domanda da sola.»

«Dice sul serio?» chiesi incredula.

«Certo che sì.» Gli angoli della sua bocca si levarono come per dire: “Abbi fiducia in te stessa!”.



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