Due perfetti sconosciuti (Love Match Vol. 4) (Italian Edition) by Sara Pratesi & Fabiana Andreozzi

autore:Sara Pratesi & Fabiana Andreozzi [Pratesi, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-06-12T22:00:00+00:00

Capitolo 29

Alex

Testona. Cocciuta. Capricciosa.

Ecco le prime tre qualità che darei a Chloe Richardson. Finalmente, dopo tanto lottare, sono riuscito nel mio intento di andare assieme a comprare la culla e per il momento pare arresa, nonostante se ne resti muta a guardare i mobili del negozio. Forse avrei dovuto desistere io e lasciarla andare con quel cuoco italiano.

Dovrei fregarmene se si intendono a meraviglia e si divertono a trascorrere del tempo insieme, in fondo la mia vita è già altamente incasinata tra il lavoro, le emergenze e tutto quello che penso di non voler più nella mia vita, dopo Hellen… Eppure non riesco a tirarmi indietro, come posso? Se la madre di mio figlio ha bisogno lei di una baby sitter! Il mio lato medico non riesce a restare frenato e devo mettere bocca, ma diamine ne va della salute di mio figlio.

Okay, avrei potuto risparmiarmi questo giro per negozi, lasciarla con il suo amichetto ed evitare di litigare come due ragazzini cocciuti. Chloe mi riporta indietro negli anni con questo suo fare da bambina, mi fa sentire quello che deve guidarla, prenderla per mano e tirarla fuori dai casini.

Lancio un sospiro, non sono pronto a prenderle la mano e salvarla, non sono questo tipo d’uomo, non lo sono mai stato. Ho bisogno di una donna sicura, indipendente, una che sappia guidare me e tenermi a freno. Scaccio il pensiero di quella piccola intrigante che mi ha raggirato per anni e chissà quanto si è divertita.

Mi guardo intorno spaesato, confuso. Dio, ma che ci faccio qui? Un figlio… non riesco a crederci, un figlio da una perfetta sconosciuta… io che vado nelle scuole a parlare di prevenzione gravidanze, ci sono cascato con tutte le scarpe.

La scruto mentre silenziosa si guarda intorno. Sfiora con le dita copertine, culle. Gli occhi le si illuminano pieni di gioia e mi ritrovo ad ammettere con me stesso che se non avesse questo carattere da bambina impacciata e maldestra sarebbe anche carina.

Ma il suo mutismo mi indispone più del previsto, so che vuole farmela pagare per averle rovinato la mattina, so che non avrei dovuto essere qui, me lo ripeto, per assicurarmi che ho sbagliato, eppure la verità mi colpisce come un fulmine dritto al petto, la verità è che voglio esserci, voglio esserci per mio figlio e non mi importa che lei non mi sopporti, dovrà imparare a conviverci perché è tanto figlio suo quanto mio. Voglio il meglio per lui e so benissimo che lei non può permettersi di donarglielo.

«Questa non è male.» Alleluia! Ha rotto il silenzio. Osservo la culla che mi ha mostrato, in realtà non mi frega un accidente se la culla è decorata con orsetti o pappagalli, ma l’idea che questo momento lo vivesse Tommaso al posto mio mi mandava totalmente fuori di testa. Insomma, perché un biondino qualsiasi dovrebbe prendere il mio ruolo di padre? Non è un ruolo che mi sono scelto ma dato che mi ci sono ritrovato, volente o nolente, voglio occuparlo io. Osservo Chloe che accarezza la tenda che ricopre la culla di vimini.

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