El Valle del Caos by Friedrich Dürrenmatt

autore:Friedrich Dürrenmatt [Dürrenmatt, Friedrich]
La lingua: spa
Format: epub
ISBN: 9788472231955
Amazon: 847223195X
editore: Tusquets Editores S.A.
pubblicato: 1990-12-15T00:00:00+00:00

Alla pubblica sicurezza il sindaco scese dall’autobus e presentò la denuncia a Lustenwyler. Questi, mangiando un piedino di vitello, brontolò che doveva avere il tempo di scriverla, per scriverla ci mise qualche giorno, e passò ancora qualche giorno prima che salisse al villaggio per farla firmare al sindaco. In quell’occasione gli consigliò di prendersi un avvocato, perché da quel momento le cose sarebbero andate per le lunghe. Quindi Lustenwyler, che non sapeva cosa fare con la denuncia, la spedì alla pubblica sicurezza del villaggio più vicino, dove c’era un brigadiere che conosceva. Questi trovò la lettera tra la posta due giorni dopo, scorrendola per caso, e portò personalmente la denuncia al segretario comunale, che era anche il giudice distrettuale eletto dal popolo. Ma dato che il segretario comunale non aveva ancora finito con le dichiarazioni dei redditi, che compilava personalmente per ogni cittadino del comune soggetto a imposte, alla fine di marzo spedì la denuncia nella capitale del cantone al giudice istruttore, il quale la lesse. Il giudice istruttore era condizionato dai suoi pregiudizi. In realtà avrebbe voluto fare il chirurgo, ma i soldi mancavano e divenne un giurista, anche li gli mancavano i soldi per diventare indipendente, i soldi mancavano sempre, divenne un funzionario, anche li non riuscì a far carriera, non era il vero giudice istruttore, che era in ferie, e non era neppure il suo vice, che era ammalato, era il vice del vice. Convinto dal suo insuccesso che nel cantone tutto andasse male, si persuase subito che Elsi era stata violentata e che il cane aveva morsicato solo per difendere Elsi. Ma dato che il motivo della sua convinzione era determinato da quel complesso d’inferiorità che gli faceva pensare di essere la causa dell’insuccesso perenne e di una serie di guai, non ebbe il coraggio di occuparsi della denuncia e la rimise nella busta. Il suo superiore, il vero vice del giudice istruttore, si ristabilì dall’influenza il lunedì seguente. Lasciò la denuncia nella busta. In linea di principio non leggeva quello che arrivava dalla Valle del Caos, disse. In compenso il vero giudice istruttore, al suo ritorno dalle ferie, lesse la denuncia con estrema attenzione, scosse il capo, riassunse la situazione, li c’era già una richiesta di risarcimento danni che il presidente del consiglio non riteneva urgente, alcuni avvocati avevano chiesto se il sindaco Pret nder aveva denunciato la guardia notturna del centro, e adesso questa denuncia. Si preparava un caos processuale che avrebbe determinato inchieste e interrogatori senza fine, così come qualsiasi inezia, attraverso tutte le istanze a sua disposizione, sarebbe potuta arrivare fino alla corte di cassazione, e quando finalmente ci fosse arrivata, la brava ragazza avrebbe avuto da tempo cinque marmocchi e se ne sarebbe fregata di chi fosse il padre. Allora il primo dovere della giustizia era quello di prevenire. Violenza carnale! E per giunta nella Valle del Caos. Li era semplicemente il tipo di coito più naturale. Ma lui non era così stupido da tirarsi addosso i giornali locali. Seppellì la

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