Eravamo soli by Di Sigismondo Fulvio

Eravamo soli by Di Sigismondo Fulvio

autore:Di Sigismondo, Fulvio [Di Sigismondo, Fulvio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791280100054
editore: AltreVoci
pubblicato: 2020-10-25T16:46:48+00:00


Il partigiano, l’arma alla mano

guarda lontano, guarda lontano,

con la certezza che porterà giustizia,

giustizia e libertà.

Là su quei monti, Canto della Resistenza

* * *

1 Alla sua donna, Giacomo Leopardi.

Luca

Le stiamo facendo tremare le vetrate della villa di Lorenzo.

La voce della festa si è sparsa a dismisura, ha dilagato sui gruppi WhatsApp e la gente arriva a bordello. Abbiamo perso il controllo della situazione, ma non ce ne frega un cazzo, anzi.

Solo Lorenzo appare sempre più pallido e preoccupato, più sminchiato del solito, insomma, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro e anche lui se n’è reso conto.

Intanto le casse del mega impianto del salone sembrano sul punto di scoppiare da un momento all’altro, tutti sono eccitatissimi, incuranti di ciò che li circonda. A ballare in piedi, sui tavoli, sui mobili, senza nemmeno risparmiare i bianchissimi divani di pelle orientati di fronte al gigantesco schermo ultrapiatto che trasmette scene di sesso che non lasciano nulla all’immaginazione.

Le storie pubblicate su Instagram e i selfie amplificano ancora di più l’effetto della festa e già verso le dieci e mezza è impossibile avere un’idea precisa di quanti siano saliti alla villa.

Nel pomeriggio abbiamo ammucchiato gli alcolici nella cucina, sopra la grande penisola, ed eletto Nadir addetto alla preparazione dei cocktail, solo per il fatto di essere al secondo anno dell’Istituto alberghiero. Dopo aver collezionato un paio di bocciature, ovviamente.

Il tutto si è rivelato vano perché è bastato ben poco tempo e le bottiglie di vino, birra e vodka, sono già sparse tra casa e giardino e sono già iniziate le prime challenge a chi riesca a berne di più. E poi musica a palla. Come se non ci fosse un domani.

Fai il bravo, fa-fa-fai il bravo

fai il bravo, fa-fa-fai il bravo

ogni giorno è capodanno è il mio compleanno

ogni giorno è capodanno è il mio compleanno

perché è un bravo ragazzo

perché è un bravo ragazzo

perché è un bravo ragazzo.

Pompano le casse la voce e la musica di Gué Pequeno, esaltandoci e trascinandoci in un vortice senza fine. Ha ragione lui, non siamo bravi ragazzi e nemmeno vogliamo esserlo. Anzi. E non lo sono neanche le tipe che ballano e si dimenano, già mezze sballate, davanti ai nostri occhi famelici. Ora le tette e i culi, che per giorni ci hanno proposto e abbiamo guardato nelle storie su Instagram, sono qui, a nostra disposizione. Esiste solo il presente.

Questa tipa sembra uscita dalla torta di frutta

la ciliegina sopra ci sta tutta

tu rappi e mi odi, sembra che porti sfiga

la sfida è impensabile, mi sembri impermeabile alla figa

mi ricordo il compleanno dello Zio

durava tre o quattro giorni come il carnevale a Rio

San Salvador!

Gué flow-goleador

la tua tipa è così zozza che ha il cane di razza Slabrador

tatuato, dal collo al costato.

L’alcool ha eccitato tutti e scaldato l’ambiente e già si sente forte l’odore di fumo e ganja. Si rolla di brutto, in tanti piccoli gruppetti sparsi nel salone e nel giardino. Ogni tanto io e Pezzo ci scambiamo un’occhiata di intesa, come a dire: “Teniamocela per noi,



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