Essere utili by Lama Ole Nydahl

autore:Lama Ole Nydahl [Nydahl, Lama Ole]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Mediterranee
pubblicato: 2023-10-08T00:00:00+00:00

Prima hai detto che il corpo e la mente si identificano l’uno con l’altra. Che dire delle problematiche relative al corpo? Lo sviluppo spirituale non deve forse includere l’intera persona, compreso il corpo?

Il corpo e la parola sono strumenti per la mente e devono essere esercitati e ben curati. Attraverso di essi ci possiamo impegnare per gli altri e lavorare per il loro bene.

E forse anche per dare alla mente una casa in cui abitare volentieri?

Sarebbe meraviglioso. I tibetani però hanno avuto qualche difficoltà al riguardo. A un’altitudine di quattro-seimila metri non cresce molto cibo ricco di vitamine. C’era anche poco iodio, molte persone, soprattutto nella regione Sud-ovest, avevano il gozzo e la vita era dura. Fortificando il sale con lo iodio i cinesi ne hanno tratto grande beneficio, ma l’aspettativa di vita in Tibet è ancora parecchio più bassa che in Occidente. Bisognerebbe prendersi cura del proprio corpo e della propria salute, ma molti non lo fanno. Nemmeno il grande XVI Karmapa lo faceva. Era in sovrappeso e alla fine della sua vita ha avuto una mezza dozzina di tipi diversi di cancro contemporaneamente. Ma il fatto che sia morto nel 1981 è stato molto significativo per la sua, per la nostra, trasmissione Karma Kagyü. Se se ne fosse andato dieci anni prima, in Occidente oggi non esisterebbe la Via di Diamante e se fosse vissuto dieci anni in più non ci sarebbe stato il necessario contrasto con il Medioevo tibetano che ci ha reso così adatti al mondo di oggi. E per rimanere in tema: Hannah e io abbiamo davvero avuto la sensazione che morendo il Karmapa avesse attirato su di sé ogni tipo di energia molesta e di tipi di cancro che altrimenti avrebbero disturbato sia i suoi studenti sia il campo di forza che lasciava dietro di sé. Morì vicino a Chicago. Proprio come sarebbe poi accaduto con la mia Hannah, morì ancora e ancora, tornò indietro, morì di nuovo, si risvegliò, e andò avanti così per molto tempo. Mentre era vivo i medici non sapevano cosa pensare, perché era pienamente cosciente, sembrava sano e pensava solo agli altri.

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