Estate 1994 2897 by Analog

Estate 1994 2897 by Analog

autore:Analog [Analog]
Format: epub
pubblicato: 2009-12-06T16:45:56+00:00


Gesù, pensò Adela mentre si avvicinava al suo ufficio, che altro c'è, ancora? Mancavano meno di due ore all'inizio del Consiglio Planetario dei Cento Mondi, e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era un visitatore. Si era seduto ad aspettare su una delle poltrone vicine al banco di ricezione e alla base dei terminali fuori dal suo ufficio. Il suo segretario la raggiunse non appena la vide arrivare. «Mi dispiace, dottore» balbettò «ma hanno insistito che volevano aspettare...»

Adela lo liquidò con un sorriso di comprensione e scosse la testa. «Non preoccuparti, Stase» disse. «Perché non ti prendi una pausa.» Lui annuì con entusiasmo, e non perse tempo dileguandosi in direzione della Hall. Adela si girò verso il visitatore. «Sì? Posso esserle utile?»

L'uomo si alzò dalla poltrona, tenendo le mani intrecciate con noncuranza davanti a sé. Nonostante indossasse un elegante abito da uomo d'affari, qualcosa nei suoi modi rendeva ovvio il fatto che era al servizio di qualcuno. «Mi chiamo Poser, e sono un servitore di Casa Valtane. La Padrona Rihana Valtane desidera parlarle.»

«Temo che questo non sia il momento opportuno...»

«Desidera parlarle in privato» continuò come se lei non avesse detto nulla, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi di plastica. «Mi sono preso la libertà di organizzare il colloquio nel suo ufficio.»

«Nel mio... capisco.» L'uomo attese pazientemente, sorridendo senza alcuna esitazione. Sembrava determinato a non spostarsi di un millimetro; conoscendo l'ex moglie di Javas, probabilmente temeva che avrebbe messo in pericolo la propria vita se avesse desistito.

«D'accordo.»

Il sorriso di lui si allargò più che poteva, e l'uomo bussò alla porta energicamente. Un altro servitore aprì la porta dall'interno. «Il dottor Montgarde è qui» disse quello rimasto sulla porta quando si fu aperta del tutto.

Fece segno ad Adela di seguirlo e poi prese posizione a lato della porta, annunciandola formalmente mentre la faceva entrare. «Il dottor Adela de Montgarde, la Padrona Rihana della Famiglia Valtane.»

Nonostante Adela fosse molto arrabbiata per l'insistenza della sua visitatrice che l'aveva interrotta per ottenere un "colloquio", non poté fare a meno di rimanere intimorita da ciò che vide. Rihana era ancora più sorprendente di quanto Adela ricordasse dalla prima volta che aveva incontrato su Corinto la donna, una decina d'anni prima a cena dall'Imperatore, a fianco del Principe Javas. Indossava un abito lungo aderente, blu cobalto, che luccicava a ogni minimo movimento. Intorno al collo aveva una collana di zaffiri, ricavata presumibilmente da un'unica gemma, che con gli identici gioielli che portava alle orecchie e al polso creava un contrasto perfetto con la massa selvaggia di capelli ramati sciolti sulle spalle.

Adela s'inchinò automaticamente in modo rispettoso. «Principessa Rihana...»

Uno sguardo di ghiaccio bloccò Adela prima che potesse finire. «Dottor Montgarde, sono assolutamente sicura che si rende conto che il titolo di principessa non è più opportuno. "Padrona" andrà benissimo.»

Adela sentì un impeto di collera ma lo soffocò e chinò lievemente la testa un'altra volta. «Come preferisce, Padrona. Cosa posso...»

«Grazie Poser, Dennie.» Disse Rihana bruscamente, interrompendo Adela un'altra volta. «È tutto per adesso»

I due annuirono educatamente, e uscirono, chiudendo la porta dall'esterno.



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