(Evernight spin-off) Balthazar by Claudia Gray

autore:Claudia Gray
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852029950
editore: Mondadori
pubblicato: 2012-10-16T00:00:00+00:00

Capitolo 15

Si sono ribellati, pensò Balthazar.

L’idea che qualcuno si fosse opposto a Redgrave lo sorprese – lui lo aveva fatto e, a quanto ne sapeva, fino ad allora era stato l’unico in assoluto – ma lo stupore svanì quando si accorse della fame di Lorenzo. In un istante si trasformò in cacciatore. Libero di uccidere.

Balthazar balzò avanti, dritto contro Lorenzo. Ma il suo avversario era altrettanto veloce e più pronto, lo schivò così in fretta che fu come se scomparisse nel nulla.

Mentre Balthazar cercava di non perdere l’equilibrio sul terreno ghiacciato, urlò: — Skye! Vattene da qui!

In quel momento Eb nitrì e Balthazar intuì che Skye aveva capito da sola che cosa fare, era già in sella e armeggiava con le briglie del cavallo irrequieto. Nell’istante in cui Lorenzo la prese per un braccio, affondò i talloni nei fianchi del cavallo ed Eb partì al galoppo.

Peppermint lo seguì subito. Così Balthazar rimase solo, ma lui sapeva difendersi.

Afferrò l’arma più vicina, un pesante ramo d’albero spezzato, e la gettò contro Lorenzo con tutta la forza che aveva. Lorenzo andò giù, ma solo per un attimo, e il ramo era troppo massiccio per usarlo come paletto. La cosa peggiore era che gli altri vampiri non avevano intenzione di partecipare al combattimento.

Inseguivano Skye.

Balthazar saltò con slancio, non verso Lorenzo ma tra le cime degli alberi. Quando fu abbastanza al di sopra della scena di lotta, avanzò di albero in albero. Non sapeva se Lorenzo lo stesse inseguendo, non gli interessava. Skye contava più di ogni cosa.

Dov’è? Ti prego, fai che sia a cavallo, che abbia una via di scampo…

Anche nella frenesia dell’inseguimento, Balthazar sapeva che non avrebbe dovuto essere così preoccupato per Skye. Avrebbe dovuto pensare a proteggerla, non a chiuderla nel suo abbraccio. Si era lasciato rapire da lei e non si era accorto degli altri vampiri… non aveva imparato niente? Ma non era questo il momento dell’autoanalisi, era ora di combattere, e basta.

Mentre si lanciava su un albero più alto, a circa dodici metri da terra, finalmente la individuò. Era ancora in sella a Eb, il mantello nero del cavallo spiccava a contrasto con il terreno congelato. Andava al galoppo, ma i vampiri stavano per raggiungerla. Quanti erano, tre? No, quattro, perché Balthazar sapeva che prima o poi Lorenzo avrebbe recuperato lo svantaggio.

Gli altri non li conosceva. Ciò significava che probabilmente erano giovani, al massimo centenari. I vampiri più giovani erano più deboli di lui e Balthazar era ben deciso a sfruttare bene i suoi quattro secoli di età contro di loro.

Saltò giù dall’albero, lasciandosi cadere di peso – una lunga striscia nera nel cielo grigio – e atterrò sicuro davanti a uno degli inseguitori di Skye. L’impatto avrebbe spezzato le gambe a un uomo; Balthazar avvertì un po’ di dolore ma restò in piedi. Il vampiro quasi slittò verso di lui, fuori equilibrio, il che rese più efficace il colpo che Balthazar gli sferrò dritto in faccia.

Il vampiro barcollò indietro.

Balthazar lo colpì di nuovo, ma anziché al naso, mirò una decina di centimetri più indietro, in piena testa.

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