Fantasma by David Peace

Fantasma by David Peace

autore:David Peace [Peace, David]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Racconti, Letteratura e narrativa, Narrativa contemporanea
ISBN: 9788842821953
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2016-05-14T22:00:00+00:00


Ryūnosuke aveva riservato una camera all’Imperial Hotel per poter finire il racconto. Ryūnosuke si rinchiuse nella camera. Ryūnosuke si sedette alla scrivania davanti alla finestra. Ryūnosuke accese una sigaretta. La finestra quadrata, incorniciata in tufo, dava su un laghetto ghiacciato e su un cespuglio di dafne. C’era neve sul terreno ma la neve era sporcata dai fumi della città. Ryūnosuke pensò ai taccuini e ai racconti incompiuti che aveva bruciato in un bosco di pini vicino al mare. Ryūnosuke si costrinse a smettere di sognare a occhi aperti. Ryūnosuke spense la sigaretta. Ryūnosuke prese la sua penna. Ryūnosuke cercò di far muovere ancora la sua penna. Ma Ryūnosuke non riuscì a scrivere una sola riga. Ryūnosuke mise giù la penna. Ryūnosuke prese un libro dalla scrivania. Ryūnosuke si alzò dalla scrivania. Ryūnosuke andò fino al letto. Ryūnosuke si stese sul letto per leggere il libro. Il libro era una raccolta di racconti di Edgar Allan Poe. Ryūnosuke prese a rileggere uno dei racconti. Quel particolare racconto era basato su un breve articolo di Washington Irving. Ryūnosuke conosceva quell’articolo. Ryūnosuke rammentò che il protagonista era un giovane uomo che si ritrovava tallonato e ostacolato di continuo da una figura mascherata. Alla fine, l’uomo colpiva la figura con la sua spada. Ma quando l’uomo guardava dietro la maschera, trovava solo «la sua stessa immagine, lo spettro di se stesso». Ryūnosuke aveva persino copiato quella frase in uno dei suoi taccuini. Uno di quelli che aveva bruciato nel bosco di pini. Ma ora, leggendo il racconto nella versione di Poe, Ryūnosuke si sentì male. In tutti i racconti di Poe, Ryūnosuke percepiva il peso del passato. Oppressivo e soffocante, nulla restava sepolto. E Ryūnosuke scagliò il libro in un angolo della stanza…

«Muori, maledetto! Muori!»

Ryūnosuke crollò sul letto. Ryūnosuke guardò in alto verso il soffitto. Ryūnosuke incominciò a scorgere una serie di ruote dentate semitrasparenti. Ryūnosuke sapeva che a poco a poco le ruote dentate si sarebbero moltiplicate fino a coprire quasi interamente il suo campo visivo. Questo stato sarebbe durato pochi minuti, poi le ruote dentate sarebbero svanite, rimpiazzate da un’emicrania. Ryūnosuke chiuse gli occhi. Ma Ryūnosuke incominciò a udire un rumore di ali che sbattevano fuori dalla finestra. Ryūnosuke sapeva che il rumore delle ali sarebbe aumentato, anche quello. E poi sarebbe giunta l’emicrania. Ryūnosuke temeva l’insorgere di un’altra di quelle emicranie. Ryūnosuke sapeva che il sonno era l’unica cosa in grado di salvarlo. Ryūnosuke si alzò dal letto. Ryūnosuke camminò fino alla sua borsa. Ryūnosuke aprì la borsa. Ryūnosuke prese una bottiglietta dalla borsa. Ryūnosuke prese otto decimi di grammo di Veronal. Ryūnosuke rimise la bottiglietta nella borsa. Ryūnosuke chiuse la borsa. Ryūnosuke si stese di nuovo sul letto.

E Ryūnosuke chiuse gli occhi…

Ryūnosuke era in giardino. Un giardino che assomigliava al suo giardino. Tre bambini giocavano nel giardino. Tre bambini che assomigliavano ai suoi bambini. I bambini poi corsero in casa. Una casa che assomigliava alla sua casa. Ryūnosuke li seguì nella casa. I bambini scomparvero oltre un corridoio. Ryūnosuke li inseguì.



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