Fantasmi by Tiziano Terzani

Fantasmi by Tiziano Terzani

autore:Tiziano Terzani [Terzani, Tiziano]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


La Repubblica, 11 gennaio 1979

ARANYAPRATHET, confine thaicambogiano - Quattro khmer rossi in uniforme nera passeggiano avanti e indietro con i fucili a tracolla. Sopra di loro una grande scritta in giallo dice ancora " Kampuchea Democratica". Sulla strada sterrata che conduce a Poipet, la città spopolata dalla liberazione dell'aprile 1975, si vedono altri gruppi di soldati. Ci divide solo un piccolo ponte di ferro in mezzo al quale un rotolo di filo spinato segna il confine tra due mondi: la Thailandia alle mie spalle, la Cambogia dinanzi.

Per quattro anni i khmer rossi hanno sparato su chiunque cercasse di passare questo ponte. Ora sono loro stessi che vorrebbero varcarlo per cercare rifugio. Questa è ormai l'unica via di scampo per chi voglia sfuggire alla morsa dei " ribelli " cambogiani e dei vietnamiti che, presa Phnom Penh domenica, si stanno ora lentamente allargando su tutto il paese.

Da questo ponte sono passati ieri l'altro 1050 consiglieri militari cinesi che ora, accampati (ironia della storia) ad Utapao, la vecchia base dei B-52 americani, aspettano un aereo che li riporti a Pechino. Da qui potrebbero passare Khieu Samphan, Ieng Sary e Pol Pot se, vistisi abbandonati dalla Cina - che con la riscoperta di Sihanouk sembra aver completamente dimenticato il vecchio gruppo dirigente khmer rosso - decidessero di chiedere asilo a Bangkok.

Pareva che stesse per succedere stamani alle 10, quando una Mercedes bianca cambogiana è arrivata fino al ponte e due khmer rossi sono venuti a consegnare una busta bianca. " E una lettera di leng Sary per il nostro ministro degli Esteri ", ha detto il funzionario thailandese andato a riceverla. Alle 4 del pomeriggio, quando è tornato al ponte a portare la risposta di Bangkok, lo stesso funzionario ha negato che si trattasse di una qualunque richiesta di Ieng Sary. " Trattiamo con la parte di Ieng Sary ", ha detto, " ma di lui non so nulla. "

Il governo thailandese è profondamente imbarazzato. Da un lato, pur di non trovarsi i vietnamiti sul confine avrebbe voluto vedere i khmer rossi restare al potere a Phnom Penh; dall'altro, non vorrebbe ora inimicarsi Hanoi e i nuovi governanti cambogiani con i quali dovrà in un modo o nell'altro trovare un accordo nel futuro.

Ieri pomeriggio un Mig vietnamita, volando basso a pochi chilometri da qui, ha sconfinato ed ha sganciato due bombe in territorio thailandese: molti hanno visto quest'incursione come un avvertimento di Hanoi a non interferire in ciò che sta succedendo in Cambogia. Dare asilo al gruppo dirigente khmer rosso potrebbe mettere in pericolo i rapporti fra Hanoi e Bangkok.

C'è poi il fatto che, vista da questo posto di frontiera, la guerra per il controllo della Cambogia non sembra ancora conclusa. Nonostante la radio dei " ribelli " vanti ormai il controllo su tutto il territorio, larghe zone del paese nella regione occidentale, che comprende Pursat, Battambang e forse anche Siem Reap, sono ancora in mano agli uomini di Pol Pot, e l'andirivieni dei khmer rossi, come la calma in cui per un'intera



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