Favole, apologhi e bestiari by AA.VV

Favole, apologhi e bestiari by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
editore: BUR
pubblicato: 2013-05-13T22:00:00+00:00


Il Re Travicello1

Al Re Travicello

piovuto ai ranocchi,

mi levo il cappello

e piego i ginocchi;

lo predico anch’io

cascato da Dio:

oh comodo, oh bello

un Re Travicello!

Calò nel suo regno

con molto fracasso;

le teste di legno

fan sempre del chiasso:

ma subito tacque,

e al sommo dell’acque

rimase un corbello

il Re Travicello.

Da tutto il pantano

veduto quel coso,

«È questo il Sovrano

così rumoroso?»

(s’udì gracidare).

«Per farsi fischiare

fa tanto bordello

un Re Travicello?

Un tronco piallato

avrà la corona?

O Giove ha sbagliato,

oppur ci minchiona:

sia dato lo sfratto

al Re mentecatto,

si mandi in appello

il Re Travicello.»

Tacete, tacete;

lasciate il reame,

o bestie che siete,

a un Re di legname.

Non tira a pelare,

vi lascia cantare,

non apre macello

un Re Travicello.

Là là per la reggia

dal vento portato,

tentenna, galleggia,

e mai dello Stato

non pesca nel fondo:

che scienza di mondo!

che Re di cervello

è un Re Travicello!

Se a caso s’adopra

d’intingere il capo,

vedete? di sopra

lo porta daccapo

la sua leggerezza.

Chiamatelo Altezza,

ché torna a capello

a un Re Travicello.

Volete il serpente

che il sonno vi scuota?

Dormite contente

costì nella mota,

o bestie impotenti:

per chi non ha denti,

è fatto a pennello

un Re Travicello!

Un popolo pieno

di tante fortune,

può farne di meno

del senso comune.

Che popolo ammodo,

che Principe sodo,

che santo modello

un Re Travicello!



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