Ferrante Marco - 2018 - Marchionne by Ferrante Marco

Ferrante Marco - 2018 - Marchionne by Ferrante Marco

autore:Ferrante Marco
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Biography & Autobiography, Business
ISBN: 9788852089503
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2018-08-27T22:00:00+00:00


VI

L’informalità e qualche divagazione su alcune note caratteriali – Una piccola aneddotica automobilistica – Storia dello scherzo a una certa Mme Damon – Veridica ricostruzione di come nacque la leggenda del maglione nero – Citazioni ricorrenti – Clint Eastwood e il Super Bowl del 2012

In una lettera alla «Neue Zürcher Zeitung» del 1° marzo 2008, Max Amstutz, personalità dell’establishment finanziario svizzero, già al vertice insieme a Sergio Marchionne di Alusuisse e Sgs, fa un ritratto molto schietto del manager italocanadese. Risanatore d’aziende molto dotato e determinato, «certamente il migliore che io abbia mai conosciuto. Il suo talento consiste nel turnaround di aziende in crisi». Carattere forte, senso del sé molto sviluppato, il suo metodo «consiste nel ridurre ai minimi termini la gerarchia di conduzione» dell’azienda e nel concedere nuove opportunità ai ranghi inferiori, quelli di rincalzo. Questo dice Amstutz.

Psicologicamente il metodo dell’amministratore delegato della Fiat ha scosso i sistemi consolidati in cui lui ha agito. Quando Marchionne arrivò in Alusuisse, fu una sveglia per gli svizzeri. Marchionne (pronuncia Alusuisse: «Marcionne») era troppo poco formale, si vestiva in jeans e camicia, introdusse il tu, modificò le catene di comando: dai nove livelli gerarchici si passò a cinque, cosicché tra il capo azienda e un operaio c’erano solo tre livelli intermedi. Immise alcuni principi regolatori, quegli apparati di norme aziendali che sono costitutivi del senso di una leadership. Tipo: poca burocrazia, poche regole, irriverenza professionale (cioè fantasia, rinuncia alle remore gerarchiche), allineamento al mercato, gusto del rischio, spingersi verso il limite delle proprie potenzialità.

Un testimone raccontò al «Foglio» che per promuovere il brivido da crepaccio fece circolare una poesia – piuttosto in voga nei siti new age, che la riportano in un certo numero di differenti versioni – composta dal poeta inglese Christopher Logue nel 1968, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Guillaume Apollinaire. Si intitola Come to the edge. Questa la versione diffusa da Marchionne: «Come to the edge he said / Come to the edge / They came and were afraid / Come to the edge he said / He pushed / And they flew» (Avvicinatevi all’orlo del baratro disse / Avvicinatevi all’orlo del baratro / Si avvicinarono ed ebbero paura / Avvicinatevi all’orlo del baratro disse / Li spinse / E volarono).

Estratti di una piccola aneddotica automobilistica. L’anagramma di Sergio Marchionne tratto dal sito internet Anagram Genius: «His car engine room», cioè la camera motore della sua auto. Autore, il re degli anagrammi Mike Mesterton-Gibbons nel 2004.

La prima automobile fu una Fiat 124 coupé avuta in regalo per i suoi sedici anni. Ebbe subito un incidente. Poi comprò una Honda.

Ha avuto una Cinquecento nero opaco, che teneva nel parcheggio sotterraneo della palazzina direzionale davanti al Lingotto (che è un paradiso per bambini: Maserati Quattroporte, Alfa 8C, le auto di preserie, una MiTo o una Delta, e poi le automobili di servizio dei capi azienda e dei capi di settore). Ha avuto anche una Ferrari 430 Scuderia, una Enzo e una 500 Abarth.

A bordo di una Ferrari faceva spesso il pendolare con la Svizzera, per andare a trovare la famiglia.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.