Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram. Ediz. illustrata by Riccardo Falcinelli

Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram. Ediz. illustrata by Riccardo Falcinelli

autore:Riccardo Falcinelli [Falcinelli, Riccardo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Art, Criticism & Theory, Design, Graphic Arts, General
ISBN: 9788806243883
Google: 7wPkzQEACAAJ
editore: Einaudi
pubblicato: 2020-03-14T23:00:00+00:00


VI. Composizione

0357

Metafisica delle ciotole

0358

Tra i rituali dell'infanzia c'era quello di fare il presepio insieme a mio fratello. Mettevamo i vari pezzi sul piano, li commentavamo, valutavamo le possibili disposizioni. Ogni tanto andavamo a chiamare mia madre per farglielo vedere. Lei squadrava l'insieme e suggeriva qualche modifica: «Ci sono troppe pecore a destra, dovete sparpagliarle di più». Mio fratello, infastidito dalla correzione, ribatteva che nella vita può capitare che ci siano più pecore a destra, le pecore non conoscono la geometria e si mettono dove gli pare a loro. Ma mia madre tagliava corto: «Il presepio non è la vita. Il presepio è un tipo di quadro e, se si notano troppo le pecore, finisce che non si vede più Gesù bambino».

Altre volte chiamavamo mio padre. Lui guardava il lavoro fatto e diceva: «Le pecore sono troppo regolari, sembrano calciatori su un prato all'inglese. Dovete poggiarle in modo più naturale, come se stessero brucando in giro».

Sistemare Gesù, la Madonna, Giuseppe, il bue e l'asino era una cosa semplice che si faceva in cinque minuti. Anche perché seguono un codice dato, simile a un pentagono. Al massimo si poteva discutere se la Madonna dovesse stare a destra o a sinistra rispetto a Giuseppe, come fanno le coppie col letto matrimoniale. Disporre le pecore richiedeva invece ore di lavoro, decisioni e ripensamenti. Spesso toccava smontare ogni cosa e ricominciare da capo, oppure bisognava concentrarsi su aggiustamenti millimetrici, con rettifiche continue fino alla vigilia di Natale, Non si trattava di un problema da poco: pur non essendo il soggetto del presepio, era grazie alle pecore che si otteneva il colpo d'occhio necessario a far funzionare l'insieme, Bisognava trovare il giusto mezzo tra geometria e casualità, disporre con giudizio e al tempo stesso sparpagliare con nonchalance. Così, tra un commento e l'altro, si andava avanti, cercando il giusto equilibrio, finché a casa non erano tutti appagati,

Ora, però, c'è da dire che questa idea del giusto colpo d'occhio non è l'unica strada per fare un presepio. Per esempio in quello napoletano si moltiplicano le singole scene aneddotiche e lo spazio viene invaso da tante situazioni diverse: oltre alle pecore ci sono il pizzaiolo, il fornaio, l'acquaiola, persino il poliziotto o il calciatore. E non c'è colpo d'occhio: la Madonna e il Bambinello sono persi nel brulicare della vita quotidiana,

Il presepio che avevano in mente a casa mia era invece di tipo modernista: pochi pezzi su un campo verde, Per questo le pecore erano così importanti, perché contribuivano a far spiccare i protagonisti, come le comparse in un kolossal hollywoodiano.

Io e mio fratello non potevamo saperlo, eppure in quei dibattiti erano contenute molte delle idee che hanno caratterizzato la discussione sulle immagini degli ultimi cinque secoli. Mia madre, rivendicando che il presepio è un tipo di quadro, rappresentava quegli artisti per cui le opere sono una messa in scena, un'interpretazione estetica della realtà. Mio fratello, al contrario, sostenendo che le pecore andassero lasciate come capitava, incarnava il punto di vista del fotografo di reportage che si limita



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