Frammenti di una Fede Dimenticata by G. R. S. Mead

autore:G. R. S. Mead [Mead, G. R. S.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Nonfiction, Religion & Spirituality, New Age, Scribd
ISBN: 9788869375675
Barnesnoble:
editore: Edizioni Cerchio della Luna
pubblicato: 2020-10-01T22:00:00+00:00

ALCUNE TRACCIE DELLA GNOSI

NEGLI ATTI NON CANONICI

PREAMBOLO

Come esistevano, anteriormente e contemporaneamente agli Evangeli Canonici, altre raccolte dei Detti e degli Atti del Signore, così, anteriormente e contemporaneamente agli Atti scelti, o canonici, esistevano molte altre narrazioni che preten­devano ricordare gli atti ed i detti degli Apostoli e dei Disce­poli del Signore. Questi Atti, per la maggior parte, provennero in origine dai circoli ora chiamati eretici, ma furono in seguito rimodellati dagli editori ortodossi, per secondare i pregiudizi dottrinali, e quindi adottati dalla Chiesa Cattolica. Come dice il Lipsius, il più autorevole scrittore su tal soggetto: “Quasi ogni nuovo editore di tali narrazioni, adoperando quella libertà che tutti gli antichi si permettevano nel trattare i monumenti letterari, rifondeva i materiali che gli stavano innanzi, esclu­dendo qualsiasi cosa che non si accordasse con il suo punto di vista teologico—asserzioni dogmatiche, per esempio, discorsi, preghiere, ecc., alle quali egli sostituiva altre formole di sua composizione, ampliando ed abbreviando a piacer suo, o secondo che gli suggeriva lo scopo immediato cui tendeva”. (Art. Apocryphal Acts of the Apostles, nel Dizionario di Smith and Wace, incorporato nella sua apokryphen Apostelgeschichte, 1883, ecc.).

Per noi l’interesse sta nel fatto che alcuni di questi documenti editi e riediti serbano ancora tracce della loro origine gnostica, e il Lipsius ha dimostrato che il loro gnosticismo non deve essere attribuito al Manicheismo del terzo secolo, come alcuni hanno supposto, ma alla Gnosi generale del secondo secolo.

Nel secondo secolo vi era una larga diffusione di tali narra­zioni religiose, che formavano il mezzo principale della propaganda gnostica pubblica. Come abbiamo visto, i Padri della Chiesa falsarono e coprirono di ridicolo gli insegnamenti interni dello gnosticismo; a questi violenti attacchi gli gnostici non fecero alcuna risposta, probabilmente perché da un lato erano legati dai loro giuramenti di segretezza, e dall’altro perché sapevano bene che le dottrine della vita interna non potevano essere stabilite mediante la discussione. Gli insegnamenti interni del loro Evan­gelo erano per quelli di dentro, per gli altri tali insegnamenti erano stoltezza. Ma le narrazioni degli Atti, senza dubbio ba­sate spesso su avvenimenti veri della vita interna, non erano di natura tanto difficile. Possono sembrare fantastiche alla cri­tica moderna, ma, in quei primi anni, sembravano credibilis­sime alla gran massa dei credenti. Queste narrazioni formavano l’anello di congiunzione tra la Chiesa generale e gli insegnamenti interni dello gnosticismo, e non potevano venire soppressi per mezzo del ridicolo. Conveniva adoperare altro metodo. Come dice il Lipsius: “I vescovi ed i maestri cattolici, per arrestare questo torrente di scritti gnostici e distruggerne l’influenza tra i fedeli, non seppero far di meglio che adottare audacemente i racconti più popolari tolti dai libri eretici e, dopo averne accura­tamente eliminato il veleno della falsa dottrina, rimetterli, in questa forma purificata, nelle mani del popolo.”

Per fortuna la “purificazione” non è stata completa, ed alcune tracce del “veleno” si ritrovano ancora, come speriamo poter dimostrare in seguito ai nostri lettori.

Sarebbe fuor di luogo, in questi brevi studi, tentare una descrizione di questi Atti o fare un esame critico della

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