Francisco Crimini by Sconosciuto

Francisco Crimini by Sconosciuto

autore:Sconosciuto [Sconosciuto]
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


5. Risposte

Le armi per contrastare questo fenomeno sono poche. La prefetta di Treviso Laura Lega, la prima a emanare cinque interdittive antimafia a imprese della provincia nel 2017, aveva intrapreso trattative con Confindustria per la mappatura dei capannoni sfitti, lavoro continuato dal suo successore, la prefetta Maria Rosaria Laganà, una dei massimi esperti di sequestri e confische d’immobili e aziende alle organizzazioni criminali.

Una grossa mano l’ha data la ricerca promossa da Confartigianato imprese Veneto, assieme all’Istituto universitario di architettura di Venezia e alla Regione, studio che ha fornito lo stato dell’arte, peggiore del previsto. Secondo i dati catastali del 2017, solo in Veneto esistono 92 mila capannoni. In pratica l’8% degli edifici costruiti dall’uomo in questa regione è fatto di capannoni industriali: sono 92.121. Di questi ben 10.610 sono quelli dismessi: il 12% dei capannoni è abbandonato a se stesso. Il numero più alto di strutture chiuse e inoperanti è in provincia di Vicenza: 2173 capannoni industriali dismessi, seguita da Treviso (1940), Padova (1891), Verona (1883), Venezia (1620), Rovigo (582) e Belluno (550).

Ma una volta mappati, i capannoni restano comunque alla mercé dell’ecocriminalità.

Non è che la mappatura, anche ufficiale, fatta con artigiani e industriali ci possa dare una mano per la prevenzione – spiega uno degli investigatori impegnati in questa battaglia – ma perlomeno può essere la base se, e dico se, si fa rete tra Comuni, società di servizi e si coinvolgono le comunità. Mi spiego: i Comuni possono essere gli unici a ricevere la mappa dei capannoni sfitti nelle rispettive zone industriali e le società di servizi sanno se, ad esempio, l’elettricità viene riaperta all’improvviso. Se si fa questa rete e si intersecano i dati allora si può sapere in tempo reale cosa sta succedendo, altrimenti ogni volta ci troveremo i capannoni pieni10.

L’avanzare degli effetti pratici della crisi economica ha portato al passaggio di proprietà di molti beni immobili in mano ai creditori. Il risvolto pratico è che parecchi capannoni sfitti sono ora proprietà di istituti bancari o comunque di società che non hanno alcuna presenza in loco. Una situazione esplosiva che, dopo l’ennesimo ritrovamento di rifiuti dalla Campania ad Asigliano Veneto in un capannone passato in mano a Unicredit, ha fatto sbottare il procuratore della Repubblica di Vicenza, Antonino Cappelleri: «La nostra provincia rischia di diventare il magazzino della criminalità organizzata»11.

Di qui l’ispezione fatta il 3 aprile 2019 in Veneto dal generale Maurizio Ferla, comandante della Tutela ambiente e del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, visita da cui è scaturito un curioso invito: «Vigilate sui capannoni vuoti, controllate e chiamateci»12. Un “fai da te” che il generale ha motivato dati alla mano: negli ultimi tre anni il 45% degli incendi a depositi di rifiuti è stato registrato nelle regioni del Nord Italia, e circa il 70% dei capannoni imbottiti di rifiuti è stato scoperto al Nord. Perché i trafficanti di rifiuti si muovono così: «Se il capannone è sicuro, lo riempiono di rifiuti e poi lo abbandonano. Se non lo è viene dato alle fiamme»13.

Un modus operandi



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.