Frankie by Jochen Gutsch & Maxim Leo

Frankie by Jochen Gutsch & Maxim Leo

autore:Jochen Gutsch & Maxim Leo [Gutsch, Jochen & Leo, Maxim]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sonzogno
pubblicato: 2023-10-18T10:37:53+00:00


* * *

«E adesso?» ho detto dopo un’eternità.

«Non posso aiutarti» mi ha risposto Gold.

«Ma tu hai avuto una moglie. Come hai fatto? Sicuramente conosci qualche trucco.»

«Non ci sono trucchi in amore.»

Che delusione! C’è da dire che spesso Gold non era di aiuto. Però tutti gli umani dovrebbero avere un supertrucco per l’amore, no?

Purtroppo io non sono molto bravo a fare conoscenza. E nemmeno nelle questioni amorose. E neanche gli umani lo sono. Ed è per questo che a volte mi piacerebbe essere un bombo. I bombi non hanno inibizioni di alcun genere. Chiacchierano con tutti, anche se nessuno li capisce per via del ronzio.

Il loro linguaggio, infatti, consiste nel ronzare. Follemente incomprensibile. Ma non ha alcuna importanza per un bombo. Ti ronza nell’orecchio e trova che sia così eccitante e divertente. Un bombo è appena più grande del naso di un criceto, ma è sicuro di sé come un elefante. Ecco chi sono i bombi.

«Io scrivevo a Linda» mi ha detto Gold a un tratto.

«Molto divertente» gli ho risposto, sollevando una zampa.

Ma in fondo non era poi così divertente. A dire il vero, io conosco una poesia. L’ho composta io. Senza zampe e senza carta. Solo nella testa. E prima che qualcun altro gridi di nuovo: «Realismo, Frankie!», vi spiego perché è del tutto realistica.

Quando vivevo ancora dalla vecchia signora Berkowitz, in casa la radio era sempre accesa. Anche di notte, a volume basso, mentre la vecchia signora Berkowitz dormiva e io restavo a guardare l’oscurità. Spesso trasmettevano musica. Ma c’erano anche tante persone che parlavano. Era molto noioso.

Qualche volta leggevano brani di libri, o qualche storia, ed era meno noioso. Ci capivo poco, però, a causa delle parole strane. «Veloce veloce. Che incanto. Tesoro, che bello accarezzarti. La tua voce è un suono divino.» E così via. Ma anche le parole strane delle poesie erano belle. Come una musica. Parole musicali. Esistono?

Ad ogni modo, è così che ho conosciuto la poesia. Quando mi sono innamorato di Petronilla Sdolcilenco, me ne stavo seduto tutto solo sotto la mia vasca da bagno sulla montagna di rifiuti, con il cuore a pezzi, e ho pensato: Adesso compongo una poesia per lei. Veloce veloce. Poi a un tratto la luna ha fatto capolino. Che incanto.

Ve lo giuro, è andata proprio così.



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