Fuga dal Paradiso by Sara De Martino

Fuga dal Paradiso by Sara De Martino

autore:Sara De Martino [De Martino, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2024-07-29T12:00:00+00:00


Parte seconda

Il Regno di Salomè

Capitolo sedici

Il Ragno Verde

Quando tornò a casa, Lilli si sentiva più tranquilla. Certo, il vuoto che provava dentro di sé ogni volta che pensava al babbo era un abisso di dolore senza fondo. Ma ora Ida le aveva chiesto di andare a vivere con lei e questo pensiero le permetteva di respirare.

Quella sera decise di cenare insieme alla sua famiglia, dopo diversi giorni che non lo faceva. Era anche l’ultima sera prima del nuovo imbarco di Enrica sulla Cristoforo Colombo.

Elda era triste per la sua partenza: avevano legato molto, quelle due, negli ultimi tempi. E anche Luisa e Maria facevano i capricci. A Lilli sembravano più dispiaciute adesso che per la morte del babbo e questo la fece di nuovo infuriare, finché si ricordò che fino a poco tempo prima anche lei stravedeva per Enrica. In fondo, era l’unica sorella che lavorava e che possedeva un talento tutto suo. Quello era il suo fascino: dava speranza di un futuro diverso.

Ma Lilli se lo era trovata da sola il suo futuro avventuroso. E la mancanza del babbo non lasciava spazio per altro dolore.

Come se avesse udito i suoi pensieri, dopo cena Enrica la prese in disparte.

– Ho una sorpresa per te – le disse sorridente. – Però la devi aprire solo quando sarò lontana. Prometti. So che stai soffrendo molto, ma ricorda che ognuno sta male a modo suo –. Lilli annuì e prese il pacco di carta marrone dalle mani della sorella.

Mentre, come sempre, lavava i piatti in cucina assieme alla sua famiglia, Lilli si accorse di non provare più fastidio per loro. Non provava più niente.

Forse aveva ragione Enrica, anche la mamma e le altre soffrivano, eppure c’era altro. Qualcosa che Lilli aveva già pensato molte volte, ma che realizzò con lucidità solo in quel momento. La mamma non era capace di volerle bene. A Lilli tornò in mente una discussione con lei, quando aveva scoperto che marinava la scuola.

– Con quello che ci costa farti studiare, questo è il ringraziamento? – aveva chiesto la mamma.

– Non ho mai chiesto di studiare, io farò altro nella vita – aveva risposto Lilli.

– Cosa ne vuoi sapere della vita, tu? Per una ragazza che non studia, la vita è quello che passa tra una casa sporca e una pulita.

Lilli non aveva saputo come replicare: parlavano lingue diverse. La mamma non l’aveva mai capita, questa era la verità.

Il babbo, che era l’unico che l’amava per davvero e la proteggeva, il babbo, che era il suo unico vero amico al mondo, se n’era andato. Per Lilli non c’era più motivo di rimanere in quella casa, ormai.

Andò a letto presto, con quella consapevolezza. Ma non dormì. Aspettò che tutta la casa fosse addormentata.

A notte fonda, Lilli si alzò facendo più piano che poteva.

Prese i suoi tre vestiti: i due nuovi che le aveva fatto Enrica e quello nero del funerale. Li infilò in una sacca, assieme al regalo segreto.

Poi salì in mansarda.

Un bel quarto di luna illuminava il letto. Le lenzuola candide e pulite, che aveva messo la mamma, rilucevano al buio.



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